È iniziato mercoledì mattina il processo a Federico Pesci.
L’imprenditore parmigiano era stato arrestato il 30 agosto scorso insieme al 53enne pusher nigeriano Wilson Ndu Aniyem, con l’accusa di aver violentato per ore una 21enne.
La difesa ha ribadito la richiesta di patteggiamento: un anno e dieci mesi, pena sospesa, il pm si è opposto e il tribunale ha dato il via al processo rinviando la decisione al termine del dibattimento, quindi il processo si farà.
Pesci ha ribadito in aula la sua innocenza: “Nella mia vita potrò anche aver fatto degli errori, ma non sono un violentatore”.
All’esterno dell’aula di giustizia, Pesci, tirato in viso ma fermo sulla propria innocenza, non si è sottratto ai flash e ha commentato che “ogni intercettazione conferma che era consenziente”.
Il suo difensore, Fabio Anselmo, legale dei casi Aldrovandi e Cucchi spiega:”Ha chiesto il patteggiamento solo perché vuole mettere una pietra su questa dolorosa vicenda e riprendersi la sua vita.
Parma ha messo il mostro in piazza, deciso che Pesci fosse già colpevole. Se necessario faremo sentire le intercettazioni, Federico pagherà un peso umano altissimo ma se necessario lo faremo. Non voglio fare un processo alla vittima, ma qua le vittime sono due”.
L’udienza è stata rinviata al 22 maggio.
