Picchia e stupra la moglie che aveva chiesto il divorzio: ecuadoregno condannato a 2 anni e sei mesi

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Trent’anni lui, dieci in meno lei. Una figlia, due culture diverse: ecuadoregno lui, moldava lei.

Il grande iniziato nel 2014, ma nel 2016 si è travestito da incubo: nel corso della convivenza, iniziata appunto nel 2014, è nato un bambino. Nel 2016, il matrimonio, dopo il quale l’uomo ha iniziato a cedere all’alcool e a scatti d’ira sempre più violenti.

Nel dicembre, una lite per futili motivi è costata alla donna calci pugni e il ricorso alle cure del pronto soccorso: un primo episodio di tanti, che la portano a chiedere nel marzo 2017 il divorzio e trasferirsi a casa della madre, in comune di Medesano.

Dove nel maggio il marito, quasi ex, un pomeriggio dopo aver caricato il figlio in auto ha aggredito la donna, l’ha stuprata ed aggredita con una forchetta. 

A quel punto, l’ennesima denuncia e l’arresto dell’uomo da parte dei Carabinieri di Medesano.

Sabato la condanna è diventata definitiva: C.C.W. è stato condannato a due anni e sei mesi per lesioni aggravate e violenza sessuale. I Carabinieri di Medesano lo hanno prelevato da casa e condotto in carcere.

 

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