“Mi stanno minacciando con una pistola dall’auto”: fermati e denuciati 5 ragazzi

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Attimi di paura per un 23enne parmigiano e i suoi amici spagnoli in citta per l’Erasmus. Inseguiti da loro coetanei, sono stati vittime di minacce con un arma da fuoco.

Intorno alle 5 di questa notte la chiamata al 113 ha dato l’allarme. “All’incrocio tra via Venezia e via Trento ci sono cinque persone a bordo di una Fiat Panda che mi minacciano con una pistola“. L’auto infatti aveva inseguito e affiancato le vittime al semaforo rosso e uno degli occupanti ha estratto una pistola puntantola contro agli sventurati. Gli agenti sono intervenuti tempestivamente rimanendo sempre in contatto telefonico con la vittima che segnalava il tragitto e che ha permesso agli agenti di rintracciare il veicolo in viale Michele, facendo scattare un inseguimento conclusosi sul lungoparma.

A bordo del veicolo c’erano 5 giovani: una parmigiana del ’92, un palermitano del ’99, un cittadino rumeno del 2000, uno russo del ’98, e un altro parmigiano del 2003. Tutti sono stati denunciati per minaccia aggravata.

Dalla ricostruzione degli eventi è emerso come le minacce siano scattate per futili motivi. Poco prima infatti il 23enne e i suoi amici si trovavano a concludere la serata mangiando qualcosa al panificio Arte Dolciaria mentre nel parcheggio un gruppo di coetanei si è avvicinato con la scusa di giocare con il pallone che le vittime avevano tirato fuori dall’auto. Ma la partita di calcetto improvvisata si è conclusa quando il pallone è stato lanciato da uno dei giovani che poi li minaccerà sul tetto di uno stabile. Perso il pallone ne è scattata una breve lite verbale tra i due gruppi. Ma quando il 23enne e i suoi amici spagnoli hanno deciso di lasciar perdere e rimettersi in auto, uno dei cinque ha alzato la maglietta facendo scorgere una pistola infilata nei pantaloni.

Spaventati gli amici si sono allontanati velocemente in auto anche se sono stati presto raggiunti dai 5 a bordo di una Fiat Punto. Al semaforo rosso all’incrocio tra via Venezia e via Trento, i cinque hanno affiancato la vettura delle vittime e uno dei giovani ha puntato minacciosamente la pistola contro il guidatore intimandolo di fermarsi. Poi la chiamata al 113 e l’arrivo della Polizia che è riuscita a fermare la Fiat Punto.

Costretti a scendere dal veicolo e identificati, hanno consegnato la pistola che nel frattempo era stata nascosta sotto al sedile del guidatore. Esaminata, l’arma è risultata una pistola a salve, senza munizioni, ma con rimosso intenzionalmente il tappo rosso. La paura però era reale.

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