Agricoltore ucciso dal figlio a Fidenza: Adamo Bianchi preso a martellate per l’eredità

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Adamo Bianchi, l’agricoltore di 72 anni di Siccomonte, frazione sulle colline di Fidenza,  ucciso dal figlio 35enne Alessandro Bianchi, ha perso la vita per motivi di eredità.

L’episodio nel tardo pomeriggio di domenica: l’uomo è deceduto all’Ospedale di Vaio dopo 20 ore dal ricovero.

La lite sarebbe scoppiata per motivi di eredità all’interno dell’abitazione in campagna della famiglia: il padre, forse anche per stemperare gli animi verso le 18 è andato nei campi con il suo trattore.

Il figlio 35enne, in cura ai servizi psichiatrici, lo ha raggiunto e colpito più volte alla gamba con una mazzetta da muratore.
Arrestato per omicidio preterintenzionale, è detenuto nel reparto psichiatrico dell’Ospedale Maggiore.
Non sono invece state aperte indagini nei confronti del personale sanitario dell’Ospedale di Vaio. In una nota l’Ausl precisa quanto segue.

“La sera di domenica 24 marzo, l’anziano è arrivato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vaio dopo un’aggressione. Il paziente ha quindi ricevuto le necessarie cure e l’assistenza sanitaria nei reparti dell’Ospedale di Vaio, in modo continuativo. Causa anche la particolare complessità del quadro clinico, l’uomo è deceduto la sera del 25 marzo scorso in Ospedale. L’Azienda USL ha informato del decesso le Forze dell’Ordine, alle quali è già stata consegnata la documentazione sanitaria richiesta e garantita quindi la massima collaborazione”.

 

 

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