Uisp lancia il progetto “Cerco un Centro…d’accoglienza che mi faccia cambiare idea sulle cose e sulla gente”

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Lunedì 11 marzo è partito il progetto targato Uisp Parma “Cerco un centro…accoglienza che mi faccia cambiare idea sulle cose e sulla gente” presentato in Prefettura alla presenza del Prefetto e dei tutor dei Cascoinvolti nel progetto.

La proposta è un percorso di formazione per diventare Tecnico Educatore, secondo le linee metodologiche e psico-pedagogiche UISP: una figura che possiede competenze sia teoriche che pratiche sul lavoro motorio.

Un progetto che pone al centro l’uomo, con le sue fragilità, e lo sport utilizzato come mezzo per conquistare un posto nella società, per aiutare i richiedenti asilo a integrarsi in una società che tende più ad escludere che accogliere. Lo scopo è fornir loro di un mezzo in più per poter trovare quel tanto sognato posto di lavoro per cui hanno rischiato la vita attraversando il deserto, salpando con barche di fortuna nel Mediterraneo o attraversando l’Asia e il Caucaso, scappando da guerre, fame, miseria, cambiamenti climatici.

“Ci tengo a ringraziare tutti i partner del progetto che quest’anno sono aumentati rispetto all’anno scorso – ha dichiarato Donato Amadei, Presidente Uisp Parma – e speriamo vivamente che i risultati dell’anno scorso si possano confermare o migliorare” ricordando che, dopo il corso svoltosi nel 2018, un ragazzo inserito nel progetto è diventato tecnico educatore Uisp. “Le novità di quest’anno sono molteplici: dalla presenza di ragazze in un gruppo di lavoro a brevi corsi di brevetti riconosciuti a livello nazionale, tra cui BLSD e attestati per lavorare con gruppi di disabili e gruppi di cammino”. La novità più importante sarà lo svolgimento di alcuni pomeriggi all’interno dei Cas che hanno aderito all’iniziativa e anche far partecipare i giovani richiedenti asilo a manifestazioni pubbliche in modo da favorire l’integrazione.

Nel progetto sono stati coinvolti solo strutture Cas (Centri di accoglienza straordinaria) di Parma e Provincia poiché ritenute le situazioni d’accoglienza più bisognose di integrazione. Fanno parte del progetto due centri di accoglienza di Tabiano, uno di Salsomaggiore, un paio di strutture tra Lemignano, Marore, Roccalanzone e Parma grazie anche alla collaborazione e partecipazione di Forum Solidarietà, Cooperativa Eidé, Svoltare Onlus, La Biricca,Betania, comunità Talitakum e cooperativa Xenia.

Il Prefetto, Giuseppe Forlani, che ha presieduto la conferenza stampa, ha parlato dell’eccellente lavoro che la Prefettura di Parma sta svolgendo, in questi anni, per venire incontro alle esigenze non solo delle strutture ricettive che accolgono i richiedenti asilo ma anche per favorire i richiedenti asilo. Un elogio è andato a favore delle strutture d’accoglienza che mettono a disposizione corsi di italiano e di inserimento lavorativo per dare un’opportunità di integrazione ai giovani. “È grazie a progetti come questo proposto dalla Uisp Comitato territoriale di Parma che nella nostra città si sta creando una rete tra differenti associazioni che riescono a fornire ulteriori competenze e opportunità ai questi giovani – dichiara il Prefetto – siamo molto soddisfatti del lavoro svolto negli ultimi anni e ci auguriamo di proseguire in questa direzione”.

Uisp è convinta che lo sport e l’attività motoria possono rappresentare un sano passatempo oltre ad essere una buona occasione per promuovere la salute fisica e psicologica dei soggetti coinvolti favorendo anche una compattezza nel gruppo di lezione.

Attraverso l’attività motoria ed il gioco sportivo è possibile occuparsi delle persone in modo molto efficace, non cambiando le loro condizioni di vita, ma permettendo momenti e occasioni di benessere fisico e psichico.

Il corso prevede un totale di 256 ore divise nei 3 gruppi che sono stati formati: uno con sede a Tabiano e gli altri due con sede a Parma presso la sede Uisp Parma e l’altra con sede presso Forum Solidarietà. Le ore di lezione frontale prevedono nozioni di comunicazione, in cui vengono costruiti modelli di lavoro condivisi per comprendere quali meccanismi regolano l’atto comunicativo; il racconto della propria storia volto a comprendere le ragioni, il percorso e gli obiettivi dei partecipanti; viene affrontato il tema della formazione, fondamentale non solo a livello personale ma anche sociale e professionale; conoscenza Uisp e dei suoi lavori tra cui spiccano inclusione, sport per tutti, no alla violenza, no al razzismo, no barriere; brevetto BLSD, verranno svolti corsi in loco con gli Enti formatori presenti nei vari comuni di intervento (grazie alla partecipazione di Assistenza Pubblica, Croce Rossa Italiana).

Al termine delle canoniche lezioni frontali saranno svolte attività motorie sia indoor in palestra che outdoor in cui si metterà in pratica quanto appreso in aula. Occasione anche in cui si svolgeranno attività che potranno essere riproposte ai bambini durante i centri estivi.

Scopo di questo percorso non è solo quello di far acquisire più consapevolezza di sé stessi e delle proprie abilità, ma dare anche a questi gioviani un’occasione di lavoro post corso per esempio presso i centri estivi che Uisp propone tutte le estati.

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