Bagarinaggio dei biglietti di Italia Lichenstein, beccati tre pregiudicati

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Apparentemente non sembravano collegati fra loro. Ma il realtà, secondo l’occhio esperto dei finanzieri – quei tre che stazionavano in modo circospetto nei pressi delle biglietterie dello stadio Tardini avevano il tipico modus operandi dei “bagarini”: uno agiva da “palo”, un altro da procacciatore di clienti mentre il terzo consegnava materialmente i biglietti e riscuoteva il denaro. Quanto? Il quintuplo rispetto al costo dei biglietti per la sfida Italia–Liechtenstein.

I tre sono stati bloccati dalla Guardia di Finanza: uno di loro nel momento in cui tentava di piazzare i biglietti. Si tratta di tre pluripregiudicati, di origine campana, gravati da numerosissimi precedenti, compresi episodi di bagarinaggio commessi anche in territorio estero. La condotta contestata integra una violazione per la quale è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 2.500 a 10.000 euro.

Ieri i finanzieri del Gruppo di Parma hanno intensificato l’attività di controllo per contrastare proprio il fenomeno del “bagarinaggio”, considerato che l’incontro della Nazionale al Tardini aveva registrato, con largo anticipo, il sold-out.

Il bagarinaggio è un fenomeno ancora diffuso, specie nelle competizioni “di cartello”, e aggira l’obbligo di intestazione personale dei biglietti sfruttando la possibilità di modificare il nominativo del titolare, anche on line, prima dell’inizio dell’evento

Rappresenta una forma di speculazione inaccettabile nei confronti dell’utenza che deve farsi carico di un’ingiustificata e spesso consistente maggiorazione di prezzo, nonché un evidente danno per le società sportive ed in genere per gli organizzatori di eventi.

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