Impianto dentale: che cos’è e quali benefici assicura al paziente?

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L’impianto dentale, di cui si sente spesso parlare negli ultimi anni, è un dispositivo protesico fisso, impiegato per la copertura dello spazio lasciato libero da uno o più denti mancanti od estratti. É composto da tre parti sostanziali: la vite endossea, che simula la radice di un dente naturale, per tanto inserita nel tessuto osseo mandibolare o mascellare, l’abutment, che è l’elemento di raccordo tra la vite endossea e la protesi dentaria ed è in stretto rapporto con la mucosa gengivale, e la protesi dentaria, che è ciò che prende effettivamente il posto del dente mancante. 

Di fatto, installare un impianto dentale prevede un intervento chirurgico vero e proprio, che viene effettuato, di norma, in anestesia locale. In passato il materiale che veniva utilizzato per la realizzazione degli impianti dentali era il titanio. Tuttavia, viste le numerose problematiche riscontrate, hanno cominciato a diffondersi gli impianti dentali in ceramica, che hanno mostrato da subito ottimi risultati.

I vantaggi degli impianti dentali

Sempre più persone decidono di abbandonare le vecchie dentiere in favore degli impianti dentali. I motivi che stanno alla base di questa scelta sono numerosi, primo fra tutti il fatto di avere la possibilità di sostituire uno o più denti, fin anche all’intera arcata, andandone a ricoprire in maniera ottimale tutte le sue funzionalità: masticazione e valenza estetica. Del resto, l’implantologia dentale consente di ottenere dei denti che hanno le medesime caratteristiche e che sono in grado di svolgere le medesime funzioni di quelli naturali. 

A ciò si aggiunge la capacità dell’impianto di fornire una certa stabilità e di non influire sui denti adiacenti, diversamente dai ponti. Infine, è bene sottolineare che gli impianti dentali, specialmente quelli realizzati in ceramica o in zirconia, hanno un’elevata durata nel tempo, il che rappresenta un bel vantaggio per il paziente, soprattutto dal punto di vista economico.

La rivoluzione dell’implantologia metal-free

Gli impianti dentali vengono utilizzati ormai da diversi anni. Tuttavia, negli ultimi tempi si è assistito ad una vera e propria rivoluzione che ha interessato soprattutto i materiali impiagati per realizzare tali dispositivi. Infatti, se inizialmente era il titanio ad essere considerato il materiale principe, attualmente ha preso piede la zirconia, un materiale ceramico, che è stato introdotto per ovviare ai limiti imposti dal metallo. 

In realtà, l’implantologia ceramica non è neonata, in quanto esiste da ben 57 annni. É stata inventata dal professor Sami Sandhaus, che ha portato verso una riabilitazione implanto-protesica metal-free, ovvero più rispettosa del la salute e delle esigenze del paziente. Di fatto, la risposta ossea della zirconia è simile a quella del titanio, ma risulta migliore dal punto di vista  della biocompatibilità tissutale e per quanto riguarda le possibili reazioni avverse. 

Sicuramente, gli impianti in ceramica hanno un costo più elevato, ma richiedono minore tempo per l’intervento, in quanto non è necessario provvedere all’innesto gengivale per mascherare la colorazione grigiastra del titanio, in quanto già bianchi. Inoltre, i rischi di rigetto sono praticamente assenti ed il recupero post-operatorio è  decisamente migliore. 

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