Rompe una bottiglia in testa all’amico, poi chiama i Carabinieri: “Mi hanno rapito”. Notte di follia per una 30enne brasiliana

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È venuta a Parma per “fare serata” con un amico. Ubriaca, prima gli ha rotto una bottiglia in testa, poi ha chiamato i Carabinieri, verso le 6,30 del mattino, sostenendo di essere stata rapita e segregata. Al loro arrivo, li ha picchiati e insultati.

La chiamata al 112 è arrivata poco dopo le 6 del mattino “sono stata rapita e segregata”. Poi l’utenza ha smesso di essere reperibile, non rispondeva, non parlava, buttava giù.

Localizzata la chiamata, i militari hanno raggiunto un bar tabaccheria in Via Emilia Est: qui la ragazza che li aveva chiamati, una brasiliana 30enne, residente a Misano, li ha aggrediti a pugni e calci “dove fa male”.

La trentenne, pregiudicata per spaccio e guida senza parole patente, è stata arrestata per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

Dal racconto dei testimoni è emerso come la ragazza, venuta a Parma per incontrarsi con l’amico, quando, recatisi al Sabor di Brasil dopo numerose birre, lo ha notato ballare con un’altra se ne è andata scocciata.

Reincontrato il compagno di serata nel bar, ancora ubriaca alle 6 del mattino,  la 30enne gli ha rotto una bottiglia in testa, costringendolo a rifugiarsi in bagno.

Poi, la chiamata ai Carabinieri, in preda ai fumi dell’alcool. Gli insulti, le botte,  l’arresto e i danni all’auto che l’ha condotta in caserma. Per l’amico 12 giorni di prognosi.

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