Lavorare per le case di moda, ecco gli artigiani di moda cercati dalle aziende

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Lavorare nella moda è sempre di più un sogno che attrae i giovani d’oggi e se fino a ieri questo sogno sembrava davvero remoto, ora invece avvicinarsi all’haute couture e alle passerelle d’alta moda è possibile. 

Una cosa è certa, non ci si può capitare per caso, infatti quello che viene richiesto oggi nel mercato del fashion è una forte specializzazione e propensione alla formazione di settore. La passione per i filati, per la pelletteria e per il buon gusto, sono infatti caratteristiche nostrane che non possono essere importate. Che sia una specializzazione in modellismo oppure in relazioni multimediali, ci sono oggi scuole specializzate nella formazione, come per esempio, l’Istituto Modartech in Toscana, che da anni prepara giovani talenti per il mondo del lavoro, attraverso i suoi corsi di moda, design e comunicazione. Ed è solo una tra le più importanti scuole di moda italiane, che sposano il concetto del Made in Italy in termini di conoscenza e di competenza del settore. Tra l’altro, leggendo le statistiche proposte dal portale ministeriale dedicate al mondo del lavoro “Cliclavoro”, si scopre che l’Italia sta acquisendo un vero e proprio boom dal punto di vista lavorativo, soprattutto se parliamo di artigianalità, cura, attenzione per i dettagli.

Ma vediamo quali sono i lavori più ricercati nel mondo della fashion oggi.

Fashion Event Coordinator: ovvero una persona con il profilo creativo, ma con grandi doti organizzative perché deve, con l’Art Director dell’azienda, concordare con l’ufficio comunicazione e l’ufficio acquisti le azioni da intraprendere in occasione delle varie passerelle (siano esse in Italia o all’estero). Inutile dire che questa figura professionale deve avere una grande pazienza perché avere a che fare con i direttori creativi è spesso molto “impegnativo”, del resto… sono dei genialoidi.

Fashion Country Manager: conosciuto anche come il Brand Ambassador, ovvero colui che rappresenta il brand in tutti i paesi dove viene distribuito il prodotto. Per poterlo fare deve essere presente sul territorio, poiché lo deve: analizzare e imparare a conoscere nei minimi dettagli per poter offrire al Paese la collezione nella maniera più giusta. Il fashion per quanto sia raggiungibile online, ha delle leggi ferree sulla disposizione dei prodotti nei punti vendita e si sa non si può avere uno showroom non in linea con gli usi e costumi del posto, ma non si può nemmeno non “spaccare” ed essere al centro dell’attenzione, se no addio vendite.

Dicevamo poco fa che il mercato della moda è oramai World Wide, ma per poterlo essere, ed essere in grande, ha bisogno di una rete funzionale che faciliti la visita al web store fino al posizionamento nel carrello del prodotto. Per farlo serve l’E-Commerce Manager che può e deve avvalersi anche di altre risorse presenti in azienda, tra cui il Community Manager, senza la quale, il modo dei social e del web 2.0 non potrebbe fare a meno. Sapere che cosa va e cosa non va, come comunicarlo, quali siano gli hasthag da utilizzare o semplicemente il messaggio che si vuole abbinare all’immagine è un’arte. I contenuti sono linfa insieme ad immagini, video, stories e chi più ne ha più ne metta, impossibile pensare al fashion senza queste caratteristiche.

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