Accoglienza, 8 sindaci al Prefetto: “Contrari al bando” post Decreto Salvini. Forlani promette incontro

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Il nuovo bando per l’accoglienza migranti a Parma scatena l’opposizione di 8 sindaci, e non solo del centrosinistra, nel parmense, che hanno spedito una lettera al prefetto Giuseppe Forlani.

A firmare la lettera i sindaci: Federico Pizzarotti (Parma), Paolo Bianchi (Collecchio), Giordano Bricoli (Langhirano), Riccardo Ghidini (Medesano), Luigi Buriola (Montechiarugolo), Fabio Fecci (Noceto), Andrea Massari (Fidenza), Filippo Fritelli (Salsomaggiore), Nicola Cesari (ex sindaco di Sorbolo).

I sindaci nella missiva sostengono che l’operazione verticale di accoglienza rischia di “esasperare nuovamente gli animi e di rinfocolare un clima non più sostenibile. (…) si riapre la stagione delle grandi concentrazioni alberghiere e per giunta questo avviso sarà dedicato solo ai Comuni che hanno una popolazione superiore ai 10.000 abitanti. Secondo, l’arrivo sul territorio di altre 300 persone che si andrebbero a sommare alle poco meno di 1.000 già presenti nelle varie strutture diffuse in provincia. Una ipotesi totalmente impercorribile perché provocherebbe il venir meno di un sistema diffuso di accoglienza”. “L’unico vantaggio di questa operazione sarebbe quello per i profitti dei soggetti privati che lucrano sul business dei migranti. A maggior ragione ora che non sono più riconosciuti i famosi 35 euro al giorno ma la quota ridotta di 25 euro (21 euro circa per le unità abitative) è chiaro che chi vuole guadagnare deve puntare sulle grandi concentrazioni per mantenere un profitto adeguato”. I sindaci invitano il prefetto “a fermare questo bando, per non vederci costretti a portare in tutte le sedi e con tutti gli strumenti di cui disponiamo la nostra totale contrarietà”.

Dalla Prefettura arriva la risposta e per il momento viene confermato che non ci sono nuovi arrivi. Il prefetto riferisce che è “stimato in 1.300 posti il fabbisogno occorrente nel biennio, in conformità al nuovo capitolato di appalti” apporvato con il Decreto Salvini. Sono previsti due bandi di gara: il primo per l’affidamento di 1.000 posti in singole unità abitative per una capienza complessiva di 50 posti è stato autorizzato con Decreto del Prefetto del 18 febbraio scorso ed è consultabile sul sito istituzionale; il secondo per l’affidamento di 300 posti in centri collettivi di capienza massima variabile da 12 a 40 posti nei Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti, sarà autorizzato nei prossimi giorni”. Attualmente sono presenti 1.002 richiedenti asilo nei CAS attivi in 26 Comuni, distribuiti in 117 strutture di cui 30 (3 sono ex strutture alberghiere) con capienza superiore a 12 posti ( per un totale di 680 posti). “E’ evidente pertanto l’interesse ad ampliare la rete delle piccole strutture” conclude il prefetto che incontrerà i Sindaci firmatari della lettera nei prossimi giorni.

Intanto alla missiva risponde anche il capogruppo Lega in Consiglio Comunale e segretario provinciale a Parma, Emiliano Occhi: “Salvini ha fermato gli sbarchi e il business dell’immigrazione e a loro non va giù. I sindaci immigrazionisti della nostra provincia dicono di rappresentare oltre 300 mila cittadini. Sicuramente questi cittadini preferirebbero che i loro sindaci si dedicassero ad applicare il Decreto Sicurezza di Salvini invece di andare in giro ad aggrapparsi ad ogni cavillo per criticarlo o per mettere i bastoni tra le ruote a chi si occupa di Sicurezza della comunità”.

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