Rems, ennesima fuga: si tratta di un 25 recidivo, fermato poco dopo

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Rems, ennesima fuga: si tratta di un 25 recidivo, fermato poco dopo.

Lo racconta il movimento  “Amo Colorno” che si fa portavoce del disagio dei cittadini.

“Eravamo certi che prima o poi saremmo dovuti tornare sull’argomento REMS, ed in particolare sulla Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza di Casale di Mezzani. Le tante fughe dei suoi “ospiti” hanno reso tristemente famosa la struttura che in sicurezza lascia davvero a desiderare. Uno pseudo “hotel” o “B&B” che a dir si voglia, dal quale periodicamente qualcuno riesce a fuggire. Fughe che continuano a mettere a rischio la sicurezza dei cittadini della bassa est parmense.

Questa volta è successo con un ospite recidivo alla fuga. Un giovane venticinquenne già evaso in passato è riuscito ad allontanarsi, per poi essere rintracciato (per fortuna) poco dopo, a pochi centinaia di metri dalla struttura a seguito dell’allarme scattato come da procedura prevista dal protocollo di sicurezza stabilito con la prefettura.

L’ennesima fuga viene commentata dal Dott. Pietro Pellegrini, direttore del dipartimento assistenziale integrato salute mentale e dipendenze patologiche dell’Ausl di Parma, in maniera a nostro avviso troppo superficiale. Secondo il dott. Pellegrini, tutto si è risolto in pochi minuti senza panico o eccessivo allarmismo. Vorremmo ricordare che il nostro territorio a causa di questa “struttura – groviera”, dal sistema anomalo e non normato sufficientemente sul tema della sicurezza, continua a tenere già allarmati tutti i cittadini di Sorbolo – Mezzani, Colorno e Torrile. Qui non si parla più di una sola fuga del tutto casuale bensì di un ripetersi costante di tali eventi e ormai chiunque è in grado di prendere atto del fatto che le REMS non funzionano.

Dopo quest’ennesimo tentativo di fuga, non possiamo far altro che ribadire che il sistema REMS è fallimentare e va archiviato quanto prima, sostituito da reparti ad hoc all’interno degli istituti penitenziari. Non faremo ancora l’elenco di tutte le fughe degli ultimi mesi, perchè già inutilmente più volte ricordato alla collettività. Le Rems nacquero, a seguito della chiusura degli OPG avvenuta nel 2014 e ad oggi sono diventate l’unico luogo di detenzione per tutti gli autori di reato con problemi psichici. Queste strutture ad oggi ospitano un massimo di 20 persone, di solito socialmente pericolose, e hanno lo scopo di cercare di “curarli” e di reinserirli nella società. Un extrema ratio per chi è stato giudicato in via definitiva, spesso assolto con incapacità d’intendere e volere, ma impossibile da tenere libero proprio a causa della sua pericolosità sociale. Obbiettivo delle REMS, diversamente dagli OPG, è anche quello di limitare l’uso di mezzi fisici e chimici al fine di non impedire i movimenti di un paziente. Le REMS sono strutture sanitarie il quale unico scopo dovrebbe essere esclusivamente quello di natura terapeutica e riabilitativa e non di soggiorno stabile o a lungo termine. Teniamo a ricordare che per il sistema REMS non esistono norme specifiche atte ad imporre un determinato standard di sicurezza e questo si ripercuote sui territori in cui sono locate.

Per tali motivi le Rems sono pericolose. Allarmismo e panico si creano quando soggetti più o meno pericolosi hanno la possibilità di fuggire dal luogo di detenzione, per poi aggirarsi tranquillamente per le nostre strade. Sarebbe fraudolento e ingiusto sminuire quanto sta succedendo a Casale di Mezzani. L’allarmismo e il panico si sta creando a causa delle “porte – aperte” della medesima Rems.

I cittadini hanno ben diritto ad essere preoccupati, e ci auguriamo che quanto prima la struttura di Casale di Mezzani smetta di detenere ospiti, e se questo non avverrà in tempi ragionevoli, raccoglieremo le firme dei cittadini che ne chiederanno la chiusura”.

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