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Arresto di due ex pentiti di mafia diventati usurai: sequestrata una copisteria in via D’Azeglio

Nell’ambito delle indagini che hanno portato all’arresto di due ex pentiti di mafia che si sono trasformati in usurai ai danni di piccoli imprenditori e commercianti del territorio con tassi che arrivavano anche al 450%, è stata sequestrata una copisteria in via D’Azeglio.

Un’attività di copisteria è stata sequestrata dalla Squadra mobile su richiesta del pm Paola Dal Monte con il gip Mattia Fiorentini che ha fatto scattare i sigilli ritenendola “profitto del reato di usura”. La copisteria restarà aperta ma è stata affidata a un amministratore giudiziario di Piacenza.

Dalle indagini sarebbe emerso che la dona proprietaria dell’attività avrebbe dato via la suo incubo accettando un prestito di 5 mila euro nel 2015,che nel giro di pochi mesi diventarono subito 8mila quelli che i due “strozzini” chiedevano alla commerciante. Altri prestiti a cui la donna non riesce a far fronte costringono la piccola imprenditrice a cedere la quota di maggioranza della società a un prestanome, amico dell’usuraio ex pentito di mafia. Questo poi senza dire nulla alla donna avrebbe intestato tutto a un’altra testa di legno che a sua volta avrebbe dato le quote a una società di cui sono titolari i due arrestati.

Ma la donna che si è vista portar via l’attività non è l’unica vittima. Altre persone sarebbero state costrette a cedere loro beni con la stessa dinamica, o a pagare nonostante il ricovero all’ospedale.