Passi che un punto vale sempre uguale in classifica, ma farlo a casa dei marziani, in rimonta sotto di due gol, rappresenta un’iniezione di fiducia pazzesca. Difficile, difficilissimo, raccontare i colori e i numeri di un’emozione, ma ci proviamo, con le pagelle.
Sepe 6,5: Sbarra la porta a Khedira, a CR7, smanaccia via un pericolo di Cancelo. Guida la difesa, non si spaventa, non si deprime per i tre gol: forse non impeccabile ma importante.
Iacoponi 5,5: Il più in difficoltà dietro, ha un cliente scomodissimo, l’attaccante più forte al mondo, che lo brucia in più occasioni, come quella del secondo gol. Sul primo, sfortunata la deviazione. Ma l’abbiamo detto, CR7 è scomodissimo da arginare. Rischia il rigore su Caceres.
B.Alves 6: Fa pentire la Juve di non aver insistito per prenderselo. Non si fa intimorire mai, di testa le prende tutte, di piede qualche volta va in affanno ma tappa.
Bastoni 6: Personalità da difensore consumato, qualche affanno condiviso coi compagni di reparto, gara comunque di spessore.
Gagliolo 6: Qualche affanno e tanta legna per tappare i buchi. Insieme a Barillà argina come può Cancelo e D.Costa.
Kucka 6,5: Una pecca: si perde Rugani sul 2-0. Ma con due assist manda in gol Barillà e Gervinho. E’ in netta crescita. (dal 86′ Sprocati ng.).
Scozzarella 6,5: Un cartellino giallo senza colpa macchia una gara di grande geometria e precisione. E’ piccolino, in mezzo ai giganti bianconeri, ma non sbaglia un passaggio. (dal 76′ Stulac 6: energia fresca in mezzo al campo).
Barillà 7: Secondo gol in carriera alla Juve, terzo assoluto in serie A. Lo fa di testa, bruciando Khedira. Ciliegina sulla torta di una gran bella gara.
Biabiany 5: Sterile in avanti, quasi assente dietro. (dal 56′ Siligardi 6,5: Propositivo, spinge tanto, spregiudicato, sfacciato, grintoso).
Inglese 7: Un rimorchio per il 3-3 di Gervinho da lode, ultimo atto di un migliaio di palloni sporchi toccati, tenuti, ripuliti raffinati e trasformati in occasioni.
Gervinho 8: Un gol di tacco che ha un valore assoluto, quello del 3 a 3 che è un’esplosione di ogni gioia. Quando tenta le incursioni fa male, sempre. Sparisce per la seconda metà del primo tempo, come tutti i compagni, ma si fa perdonare.
All. D’Aversa 7,5: Diamo a Cesare quello che è di Cesare. Stasera nel punto c’è tantissimo di lui, che sbraita “crediamoci” e inserisce Siligardi e Sprocati per avere trazione anteriore a casa di chi il campionato lo ha ammazzato da mesi.
