Dibattito- Ex ministro Minniti: “Immigrazione non è emergenza. Vergogna su caso Diciotti”. Pizzarotti: “Falsa percezione”

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Una sala gremita quella di ieri al Cinema D’Azeglio per il dibattito pubblico “Attualità e prospettive del fenomeno migratorio“, promosso dal Circolo Il Borgo. Protagonisti della serata il deputato Marco Minniti, ex Ministro degli Interni nel Governo Gentiloni, Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, e don Luigi Valentini, vicario generale della Diocesi di Parma e responsabile della Comunità di accoglienza Betania.

L’ex ministro Minniti ha presentato anche il suo libro “Sicurezza è libertà” edito da RizzoliEd è proprio partendo dal perchè è nata la necessità di scrivere questo libro che Marco Minniti spiega: “L’immigrazione non è una emergenza. Per troppo tempo è stato uno degli errori commessi dall’Italia. Trattare l’immigrazione come costante emergenza provoca ansia, avvertita come minaccia nelle persone. Ma la parola emergenza si identifica come cosa teporanea e che sarà quindi superata. Perché è così che funziona. Non dura per sempre”. Quello che vediamo oggi sono 7 mesi di “strategia comunicativa della tensione e paura“. Quindi quelli attuali sono flussi migratori che non si possono fermare, non si fermeranno mai finchè non si risolveranno “i problemi dell’Africa. Questa partita non si gioca né in Italia né in Europa. L’Africa nei prossimi anni sarà lo specchio dell’Europa e noi dobbiamo preoccuparcene, senza un motivo caritatevole ma per nostri interessi. L’Africa è cruciale per energia, fonti e materiali”.

Federico Pizzarotti ha invece parlato di sbagliata percezione del problema. “A Parma abbiamo accolto 1000 richiedenti asilo, lo 0,5% della popolazione. Eppure si percepisce come un’invasione”. Don Luigi Valentini, alla guida della comunità di Betania, ha ricordato invece i tanti sforzi fatti per l’accoglienza e constatato che comunque la maturità sociale dei parmigiani è alta e dopo primi scontri e polemiche molti hanno instaurato un rapporto costruttivo.

Sul caso Diciotti la posizione di Marco Minniti è chiara, “mi sono vergognato, da italiano“. “Quella nave non ha fatto altro che il suo dovere. Soccorrere in mare. La Guardia Costiera è militare, è stato italiano nel cuore del mediterraneo. Ostaggi durante una trattativa diplomatica non dovrebbero mai esserci. Se uno ha la forza delle idee non usa strumenti inaccettabili”.

Parlando di sicurezza, l’ex ministro Minniti ha parlato del rapporto avuto con il territorio durante il Governo che l’ha visto in carica: “I sindaci fanno parte dello Stato” e le politiche della sicurezza partono anche da loro. “I quartieri non si mettono in sicurezza con i paracadutisti. Ma solo con presidio e riqualificazione urbana. La sicurezza deve essere sempre legata strettamente all’umanità. Se chiedo di limitare la mia umanità per la sicurezza allora quello è rubare un pezzo della mia persona. Io con i sindaci parlavo ogni giorno, per capire come distribuire gli immigrati perchè solo così si possono gestire questi flussi, con la partecipazione del territorio. Nessun paese può eliminare infatti la parola accoglienza. Ma un paese che accoglie senza integrazione è un pericolo enorme per il suo futuro. Sono i paesi più sicuri quelli che integrano. Gli attentatori non provengono dalla Siria, sono ragazzi che vivevano in Europa a cui è mancata quell’integrazione. Noi oggi pensiamo di fare cose piu sicure ma domani potremmo trovarci con più persone nell’illegalità, piu facili prede della criminalità”.   (aribe)

 

 

 

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