Violenze e percosse alla moglie incinta: condannato 32enne ivoriano

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E’ stato condannato a 2 anni e mezzo per maltrattamenti e violenza sessuale un 32enne di origini ivoriane dopo che la moglie l’aveva denunciato.

Un anno e mezzo di violenze prima di riuscire a confidare a un amico e al parroco della chiesa vicino a casa le violenze che stava subendo in quella casa. La donna ha poi cercato di ritrattare le accuse di stupro, ma per il giudice la verità stava nelle prime dichiarazioni. Il rito abbreviato ha consentito all’uomo di beneficiare dello sconto di un terzo della pena.

Le violenze e la rabbia dell’uomo si sarebbero accentuate quando lei era incinta del loro primo figlio, dall’estate del 2017 fino all’inizio del 2018. La situazione è precipitata via via, arrivando alle aggressioni da verbali a fisiche: le mani al collo, i calci e i pugni erano la quotidianità. Poi inizialmente anche una accusa di violenza sessuale poi ritrattata dalla donna. Accuse che tuttavia secondo il giudice che l’ha condannato sono fondate, anche se la donna ha deciso di rimanere accanto a quell’uomo.

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