Geloso e violento, picchiava la moglie da 10 anni: condannato 44enne tunisino

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E’ stato condannato a 1 anno e mezzo per lesioni aggravate e maltrattamenti il marito, 44 anni, origini tunisine, che l’anno scorso venne arrestato dai Carabinieri. Un anno fa gli era stato imposto il divieto di allontanamento dalla casa di famiglia e allo stesso tempo quello di non avvicinarsi alla moglie, anche lei di origine tunisina, ieri la condanna e confermato l’obbligo di stare lontano sia dalla casa di famiglia che dalla donna.

La donna aveva denunciato anni di maltrattamenti, insultata, presa a schiaffi, picchiata con un manico di scopa, minacciata con dei coltelli. Dal 2007 aveva taciuto dopo le esplosioni d’ira dovute alla gelosia dell’uomo. La donna doveva infatti portare il velo, costretta dal marito che non sopportava l’idea che potesse essere vista da altri senza o che lei salutasse altri uomini. La gelosia sfociava in ira anche solo se si tagliava i capelli. Il telefonino della donna sequestrato dal marito possessivo insieme alle chiavi di casa. Costretta così a restare tra le mura domestiche senza la possibilità di contattare neanche i famigliari in Tunisia.

Nel dicembre del 2017 però è scattata una chiamata al 113, allertata dal Pronto Soccorso in cui si era rivolta la donna dopo le ennesime percosse. Nel corridoio dell’ospedale anche il marito, che agli agenti disse solo che la moglie aveva il mal di schiena e che l’aveva accompagnata all’ospedale e, anzi, era stato lui il giorno prima a denunciare la donna per scomparsa e abbandonando dei figli di 9 e 11 anni. Le sue giustificazioni però non convinsero. La donna dopo quella occasione sporse denuncia e riuscì a trovare rifugio a casa di una amica.

Ieri la condanna allontanerà per un po’ l’uomo, ma per la moglie quelle ferite, non certo fisiche, saranno profonde ancora per molto.

 

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