Pace Fiscale- Cavandoli (Lega): “Interventi per dare respiro a famiglie e lavoratori”

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“Finalmente la Pace Fiscale è diventata realtà e molti cittadini in difficoltà con il Fisco o con i contributi pensionistici potranno regolarizzare la loro posizione. Tra rottamazioni, azzeramenti e rateizzazioni delle cartelle esattoriali, persone e famiglie che si sono ritrovate schiacciate dal Fisco, potranno tornare a respirare”, spiega Laura Cavandoli, parlamentare parmigiana della Lega e segretaria della commissione Finanze della Camera dei Deputati.

“Nella legge fiscale e in quella di bilancio – aggiunge – è previsto l’azzeramento delle cartelle fino a mille euro emesse dal 2000 al 2010, la rottamazione “ter” dei debiti tributari senza interessi e sanzioni in rate da spalmare in 5 anni, il saldo e stralcio dei debiti dal 2000 al 2017 delle persone fisiche con un reddito ISEE familiare non superiore a 20.000 euro e la definizione delle liti tributarie pendenti con un versamento parametrato al grado di giudizio.”

“In pratica – continua la deputata leghista – con questi provvedimenti si vuole costruire un rapporto con il fisco diverso, senza vessazione per i cittadini, prevenendo i contenziosi e svuotando i Tribunali tributari”.

“Come avevamo promesso in campagna elettorale – aggiunge l’esponente del Carroccio – la Pace Fiscale, la Rottamazione “ter” e il c.d. Saldo e stralcio non sono un regalo agli evasori, ma strumenti per recuperare i contribuenti schiacciati dal peso dei debiti tributari che possono così rateizzare i loro debito in misura e in tempi sostenibili. In questo modo molti cittadini possono tornare a lavorare e a dichiarare i propri redditi senza temere l’immediato pignoramento da parte del fisco”.

“Inoltre si è semplificato al massimo le modalità per aderire a questi istituti, senza spese e senza doversi necessariamente recare negli uffici dell’agenzia delle entrate o degli agenti di riscossione. Per chi non l’avesse capito – conclude Laura Cavandoli – la Lega e il Governo non lavorano per le banche o per le burocrazie di Bruxelles, ma per i cittadini che faticano nella vita vera di tutti i giorni”.

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