Era stato arrestato nel mese di novembre del 2018 durante un blitz dei carabinieri all’interno del suo appartamento di via Abbeveratoia: in casa, quasi due chili di marijuana, 8.883 dosi.
21 anni, studente universitario fuorisede, originario della Puglia ma stabile a Parma per motivi di studio, era diventato il referente per tantissimi studenti delle scuole superiori e dell’Università di Parma che si riforniva di ‘erba’ da lui.
Il Pm Laila Papotti aveva chiesto una condanna a 3 anni e mezzo: il giudice l’ha condannato a 2 anni e 6 mesi. Sconterà la pena ai domiciliari dai suoi genitori, salvo alleggerimenti della pena, chiesti dalla difesa, sui quali il giudice si è riservato.
L’arresto dello scorso novembre – Era stato segnalato un via vai sospetto di studenti in Via Abbeveratoia, in un condominio abitato da universitari e stranieri.
I Carabinieri ha svolto un controllo, suonando ai citofoni. A una delle porte hanno aperto due ragazzi, che hanno manifestato un certo nervosismo alla vista dei militari.
Entrati in casa, gli uomini dell’arma sono stati colpiti dal forte odore di “erba” proveniente da una delle stanze: qui, nascosti sotto al letto in una valigia, 1 chilo e 750 grammi di marijuana.
Uno dei ragazzi se ne e’ assunto la proprietà scagionando il coinquilino: e’ un ragazzo di 21 anni, insospettabile studente universitario, figlio di due professionisti, meridionale.
Insieme alla droga, valore circa 15 mila euro, sono stati sequestrati 1300 euro in contanti.
