Sulle ali della Bora un Parma cinico e concreto batte l’Udinese: ci pensano Inglese e Gervinho

Bobby English trasforma il primo rigore concesso ai ducali in stagione, dell'ex Okaka il provvisorio pareggio

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Un Parma non bellissimo ma cinico, concreto, inizia una volata chiamata girone di ritorno. I ducali attendono l’Udinese, la fanno sfuriare, la colpiscono, subiscono il pari poi la chiude Gervinho con un gol dei suoi. E li, a quota 28, fa freddo, ma il volare c’è dolce, in questa Bora. 

Ci sono voluti un intero girone e undici minuti di quello di ritorno, oltre l’intervento del Var,  perché al Parma venisse assegnato un calcio di rigore. Eupalla, che del calcio tesse le trame, ha voluto che la vittima fosse proprio quell’Udinese che all’andata, complice una mano di Grassi, insegnò ai ducali il peso della “moviola in campo”.

PARTITA – Si infrangono contro le scelte per la panchina i sogni dei tifosi di vedere Yves Baraye in campo per almeno un minuto in serie A. “Ingrato, D’Aversa” – tuona qualcuno, dove ingratitudine suona di delusione, di romanticismo mancato e disilluso.

D’Aversa sceglie Stulac in cabina di regia e Biabiany nel tridente offensivo con Gervinho e Inglese, solo panchina per Siligardi. Soffia la Bora, sulla Dacia Arena, rendendo gelido il bellissimo e colorato stadio friulano, un po vuoto tra freddo e orario.

Parte meglio l’Udinese, grintosa, quasi furiosa, pericolosa quando l’ex Okaka tenta un colpo al volo che sfila fuori. All’ottavo contrasto dubbio tra De Paul e Gervinho in area dell’Udinese, dalla tribuna pare rigore, dal campo pure. Tanto che a gioco fermo Mazzoleni consulta la Var e lo assegna: batte Inglese, palla da una parte, Musso dall’altra tre minuti dopo.

Inglese ha segnato in ognuna delle ultime tre partite giocate in Serie A contro l’Udinese. Per l’attaccante del Parma si tratta del secondo gol dal dischetto nel massimo campionato dopo il rigore trasformato nel 2017 con la maglia del Chievo nel derby contro il Verona. Inoltre, due degli ultimi tre rigori realizzati in Serie A dai Ducali hanno visto come vittima proprio l’Udinese. Il precedente è datato settembre 2014: Udinese-Parma 4-2 rigore di Cassano

L’Udinese impatta contro lo svantaggio, tramortita, il Parma spinge, ci prova Stulac con una punizione che trova l’angolo, poi i friulani riprovano a farsi vedere ma il Parma risponde compatto.

A un soffio dalla mezzora De Paul con un assist centrale, tocco sotto a scavalcare la linea difensiva lancia Stryger Larsen che intuisce e scatta sul pallone, che finisce sull’esterno della rete.

Al 35esimo doppia occasione ducale: punizione da 35 metri di Inglese, destro centrale che non impensierisce Musso, poi destro a filo d’erba da fuori area di Deiola, fuori non di molto.

L’Udinese chiude i due minuti di recupero come aveva iniziato la gara, spingendo.

RIPRESA – Si riparte a 22 e canovaccio invariato. Al 48esimo Inglese calcia senza convinzione un bel suggerimento di Biabiany, Musso di distende e para. Potrebbe essere il colpo del ko, e come spesso accade nel calcio, al gol sbagliato corrisponde uno subito: incursione di Okaka, mischia nell’area piccola del Parma, poi lo stesso attaccante raccoglie in modo abbastanza fortunoso la palla rimasta vagante e segna il gol dell’ex. Uno pari.

Al sessantesimo occasionassimo sprecata dal Parma: Gervinho salta due uomini e serve un assist perfetto a Biabiany che all’interno dell’area calcia malissimo, palla in curva.

Parrebbe essere il miglior momento dell’Udinese: cross dalla destra di Larsen, colpo di testa di Lasagna, Sepe si distende e respinge, De Paul si lancia sul pallone e calcia al volo, palla sul palo esterno e poi fuori. Poi ancora De Paul, Sepe si distende e devia sopra la traversa.

Ripartenza, e Gervinho fa un gol dei suoi: contropiede azionato da Stulac  la difesa dell’Udinese è sguarnita, l’unico difensore a marcare l’ivoriano è Nuytinck che prova a fermalo irregolarmente ma non ci riesce, l’ivoriano vola via e insacca il 2-1 per il Parma.

L’Udinese non ci sta, D’Aversa gioca la carta Kucka per fare diga, Nicola risponde con Machis per Okaka, proprio il neo entrato impensierisce Sepe, che al 34esimo si supera deviando sul palo un tiro all’apparenza innocuo di De Paul.

Il Parma gestisce come riesce, qualche affanno, un gran lavoro di Inglese che si prende una quantità industriale di falli, Gazzola al posto di Gervinho per dare man forte alla difesa.

Gli spettatori del Dacia Arena sfilano via, lasciando i loro colorati seggiolini vuoti. Con loro, i quattro di recupero: il Parma si prende tre punti d’oro e vola a 28. Sulle ali della Bora, inizia una volata chiamata girone di ritorno. 

TABELLINO

UDINESE – PARMA 1-2

Marcatori: 11′ rig. Inglese, 68′ Gervinho (P), 50′ Okaka (U)

UDINESE: Musso; Opoku, Troost-Ekong, Nuytinck; Stryger Larsen, Fofana, Behrami, De Paul, D’Alessandro (dal ’88 Balic); Okaka (dal 73′ Machis), Lasagna.  A disp: Perisan, Nicolas, Micin, Ter Avet, Pontisso, Iniguez, Zeegelaar, Coulibaly. All: Nicola

PARMA: Sepe; Iacoponi, Alves, Bastoni, Gagliolo; Deiola (dal 73′ Kucka), Stulac (dal 92′ Scozzarella), Barillà; Biabiany, Inglese, Gervinho (dal 88′ Gazzola). A disp: Frattali, Dimarco, Sierralta, Gobbi,  Dezi, Di Gaudio, Siligardi, Sprocati, Ceravolo. All.: D’Aversa

Arbitro: Mazzoleni

Ammoniti: Opoku, Okaka, D’Alessandro (U), Deiola (P)

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