Qualcuno dice:”Chi ben comincia, è a metà dell’opera” e il Parma sembra aver cominciato benissimo. La prima gara dell’anno si gioca in quel di Udine. E termina 2-1. La coppia Inglese-Gervinho colpisce ancora e regala la vittoria al Parma. Tre punti importantissimi che significano “-12” all’obiettivo. Anche se qualcuno, parlando di salvezza, sorride.
Sepe 6.5: Poco reattivo nell’occasione del gol ma sono superlative le parate su De Paul e Lasagna. In crescita continua.
Iacoponi 6: Fa buon lavoro difensivo, ma non è molto propositivo davanti. Pasticcia un pò, insieme a Gagliolo, sul gol.
Alves 6,5: Guida la difesa con esperienza. Ottima prova, convincente come sempre.
Bastoni 6: Buon primo tempo, nel secondo cala e, in un paio di occasioni, viene sovrastato fisicamente.
Gagliolo 6: Chiude quasi sempre con precisione su Stryger Larsen ma ha qualche colpa sul gol di Okaka. Si propone poco davanti, come Iacoponi.
Deiola 6,5: Combatte come un leone, pur sapendo di aver pronta una “gabbia” che lo riporterà a Cagliari. Se voleva dimostrare che vuoi rimanere, ci è riuscito. (Dal 73′ Kucka 6: Esordio in trasferta per lo slovacco con la maglia gialloblu. Benvenuto Kuco!)
Stulac 6,5: Torna in campo e lo fa con grande ordine e intelligenza. Preziosa la sua verticalizzazione in occasione del 2-1 ( Dal 92′ Scozzarella sv)
Barillà 6: Grande lavoro di sacrificio, colma le lacune dei suoi compagni di reparto. Corre per tre.
Biabiany 6: Nel primo tempo partecipa poco al gioco, ma aiuta tanto la difesa. Nella ripresa sciupa calciando in curva un gioiello di Gervinho, ma è generoso e mai domo.
Inglese 7: Trasforma con grande freddezza il rigore dell’1-0 spiazzando l’estremo difensore bianconero. Anche in situazioni di inferiorità, è preziosa la sua abilità di tenere il pallone, tenere alta la squadra e guadagnarsi preziosi falli.
Gervinho 7: Primo tempo in affanno, secondo in spinta. Il gol è una perla nera e rara delle sue, fulmina Nuytinck e lascia sul posto Musso. Chapeau ( Dall’88’ Gazzola sv)
All: D’Aversa 6.5: Il suo Parma è questo, sempre rimaneggiato, sempre reinventato, sempre più formato trasferta. Attende l’avversario e colpisce, poi, si chiude, soffre, ma tiene. Meno dodici, e c’è tanto di lui.
Aurora Levati
