Presunto stupro di una 21enne – La Procura chiede il giudizio immediato per Federico Pesci

0

E’ accusato di violenza sessuale e lesioni pluriaggravate ai danni di una ragazza italiana di 21 anni,  e dal 30 agosto è agli arresti, prima a Modena, in cella,  poi ai domiciliari a casa dei genitori.

Ora la Procura ha inoltrato, per Federico Pesci, noto commerciante parmigiano, la richiesta  di giudizio immediato: secondo la procura, infatti, le prove “sono evidenti” e non sarebbe necessario alcun incidente probatorio, arrivando velocemente ad una sentenza di colpevolezza.

I FATTI – E’ stata legata, frustata e violentata. Una violenza brutale, che ha fatto commentare ad un medico del Pronto Soccorso di “non aver mai visto una donna ridotta così”. Vittima una 21enne parmigiana, adescata su Facebook, corteggiata, dopo l’aperitivo portata a casa per consumare un rapporto sessuale consensuale ma poi violentata.Il suo “corteggiatore aguzzino” è Federico Pesci, 46 anni, parmigiano, molto noto in città, titolare di un negozio in Via Emilia Est, il Surf in Paradise, poco distante dalla casa della violenza, il complice Aniyem Wilson Ndu, 53enne nigeriano pregiudicato per spaccio, domiciliato a Parma, nella stessa zona, ma irregolare sul territorio dal 2011.

Pesci, pur noto per alcuni comportamenti sopra le righe e per essere stato vittima di una vecchia vicenda di cronaca (un amico sparò, nel corso di una serata, nella sua direzione, per vicende legate a una donna, colpendo alcuni cartelli stardali) era quasi del tutto incensurato, salvo una guida in stato di ebbrezza risalente a qualche tempo fa.

La violenza, lo scorso luglio, ma inizialmente la ragazza, per paura e per vergogna, affermava di essere stata aggredita da due sconosciuti. Solo in seguito è crollata, confesssando di aver appuntamento con Pesci stesso, e ha raccontato dettagli atroci confermati dagli oggetti trovati nell’attico del parmigiano.

Per le modalità di esecuzione, la gestualità e dialettica tra i due, raccontata dalla giovane vittima, oltre alle tracce di “festini” presenti in casa, si presume che vi siano stati altri casi di violenza non denunciati.

Giovedì mattina personale della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura di Parma nelle persone dei PM Bianchi, Ausiello e Russo, ha dato esecuzione all’Ordinanza di custodia cautelare a carico di PESCI Federico, classe ‘72 residente a Parma, e ANIYEM Wilson Ndu, classe ’65, nato in Nigeria e domiciliato a Parma responsabili di violenza sessuale e lesioni pluriaggravate nei confronti di una giovane italiana di 21 anni.

L’episodio risale alla notte tra il 18 ed il 19 luglio. Dopo uno scambio di messaggi nei giorni precedenti in cui Pesci ha più volte invitato la giovane a uscire con la promessa di regali, dicendole “ho un attico in centro”, lei ha accettato d’incontrarlo. Lui, a bordo della sua moto, è andato a prenderla a casa e insieme si sono diretti in un locale cittadino. Lì hanno trascorso alcune ore per un aperitivo protrattosi fin oltre la mezzanotte, per poi spostarsi nell’attico del Pesci dove la serata si sarebbe dovuta concludere con un rapporto sessuale voluto da entrambi.

Giunti a casa per la giovane sono cominciate le sorprese. Pesci ha contattato telefonicamente un uomo, Aniyem che si è rivelato essere il suo spacciatore abituale, chiedendogli di portare dello stupefacente, probabilmente cocaina.

Quest’ultimo si è presentato con il “carico” che è stato consumato immediatamente. Quando il padrone di casa e la giovane hanno iniziato a consumare il rapporto Aniyem si è inserito.

La situazione è poi precipitata la giovane è stata sferzata da una frustata alle spalle e il colpo è stato tanto violento da farla cadere a terra. A quel punto è stata immobilizzata facilmente dai due che l’hanno bloccata legandola ai polsi e alle caviglie, l’hanno poi imbavagliata e le hanno applicato un morso in bocca perché non si sentissero le urla e le sue richieste di fermarsi, smettere. E’ stata sottoposta ad ogni genere di violenze per oltre 5 ore in cui nessuno dei due ha accennato a fermarsi.

Nel corso della notte Pesci ha chiamato più volte altri spacciatori e più volte ha consumato la droga consegnata.

Quando la 21enne è stata finalmente liberata ha subito inerme un altro rapporto sessuale, poi dolorante e scioccata ha preso un taxi chiamato da Pesci, nel suo attico in zona Via Emilia Est, che l’ha condotta a casa.

Nonostante volesse solo dimenticare e non abbia fatto un minimo cenno dell’accaduto ai genitori, gli evidenti segni sul corpo, i dolori insopportabili e le difficoltà ad alimentarsi hanno indotto la madre a condurla al Pronto Soccorso da cui è pervenuta la segnalazione agli uffici della Squadra Mobile.

L’attività degli investigatori ha preso il via immediatamente e la prognosi –  la 21enne è stata dimessa con 45 giorni – non ha fatto che confermare la brutalità delle violenze subite.

In prima battuta, a causa del dolore, della paura e del profondo senso di colpa, la giovane ha faticato a raccontare l’accaduto dicendo di non conoscere i due aguzzini e di essere stata aggredita alle spalle. Solo una volta messa a suo agio è riuscita a confidarsi con gli operatori della Polizia di Stato.

IL RIESAME – Il 14 settembre la scarcerazione.  Scarcerato Federico Pesci. Per lui il Tribunale del Riesame ha concesso i domiciliari dopo che ha accolto la richiesta avanzata dalla difesa. Il commerciante parmigiano accusato di stupro e violenze su una 21enne lascia il carcere di Modena e torna a casa, ma quella dei genitori, non nel suo appartamento di via Emilio Lepido teatro della violenza.

In carcere dallo scorso 30 agosto, prima a Parma poi a Modena, è difeso dai legali Mario L’Insalata e Antonio Dimichele che hanno da subito respinto le accuse sostenendo che la ragazza fosse stata sempre consenziente, anche quando in scena è entrato anche il pusher di Pesci, Wilson Ndu Anihem, nigeriano di 53 anni a cui sono rivolte le stesse accuse, e tuttora recluso nel penitenziario di Piacenza.

Il caso, che ha scosso Parma in una escalation di dettagli e retroscena inquietanti di una vicenda diventata grottesca, continua a far clamore, ora con la scarcerazione del noto commerciante parmigiano.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here