In 4 o 5 con i volti travisati dai passamontagna, in due impugnavano una pistola, rivelata poi finta, un terzo brandiva un martello. Attimi di terrore martedì sera, intorno alle 20:30, per una donna in viale Campanini, a un passo dallo stadio.
I ladri professionisti hanno atteso che la padrona di casa uscisse, l’hanno apettata vicino al cancello poi l’hanno aggredita alle spalle minacciandola per farsi aprire la porta della villa di noti impreditori in città. La donna, una professionista sui 40 anni, si trovava da sola in quel momento in casa. E’ stata costretta a disattivare l’allarme mentre a poche centinaia di metri sulla via Emilia il via vai di persone e auto scorreva come se nulla stesse succedendo. Sarabbe bastato forse un passante per sventare la rapina, ma non è andata così.
I rapinatori non hanno toccato la donna, rimasta indenne per lo meno fisicamente. L’hanno portata in una cantina nel seminterrato, l’hanno immobilizzata su una sedia, legati i polsi con del nastro adesivo e minacciata di ucciderla senza tanti scrupoli se lei avesse sporto denuncia a loro, “pericolosi uomini dell’est”.
Una volta in casa hanno cercato le cassaforti in tutta casa, sono riusciti ad aprirne una in camera da letto, da dove hanno rubato gioielli e valori. Poi ne hanno trovata un’altra ma non sono riusciti ad aprirla e intorno alle 21, dopo quasi mezz’ora, se ne sono andati. La donna è riuscita a liberare dal nastro adesivo le mani e mandare un messaggio alla sorella che ha poi avvertito la Polizia giunta sul posto. Gli agenti sono arrivati alla villa per liberare la donna, ma dei ladri non c’era più traccia.
In un angolo del giardino sono state poi ritrovate le due pistole giocattolo. Vicino alla porta sul retro un borsone pieno di argenteria, che per qualche ragione hanno deciso di non portare via.
Sulla paurosa vicenda ora indaga la Polizia.
