Sorbolo, consegnato alla Guardia di Finanza un immobile confiscato alla Mafia

Sono stati affidati alla Guardia di Finanza 13 appartamenti confiscati alla ‘ndrangheta nell’ambito del processo Aemilia. Sono 119 i beni sottratti alla criminalità organizzata in Emilia-Romagna: presente Matteo Salvini.

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Tredici appartamenti, oltre a 10 autorimesse, una cantina e un locale tecnico che dalle mani della criminalità organizzata passano in quelle della Guardia di Finanza, che ne farà una propria sede. E’ la destinazione dell’immobile confiscato alla ‘ndrangheta a Sorbolo, in provincia di Parma, che oggi è stato consegnato alla Guardia di Finanza dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), nel corso di una cerimonia che si è svolta nella Sala civica comunale alla presenza del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e, per la Regione Emilia-Romagna, dell’assessore Palma Costi.

I locali, confiscati nell’ambito del processo “Aemilia”, situati in via Montefiorino 2, sono stati assegnati in comodato gratuito alla Guardia di Finanza (Reparto logistico-amministrativo dell’Emilia-Romagna) che li utilizzerà come foresteria e alloggi di servizio in base ad un accordo firmato lo scorso ottobre con l’Anbsc.

“Sono orgoglioso di consegnare beni confiscati alla mafia E’ importante restituire alla comunità il frutto di anni di impegno. E per combattere la mafia è necessario aggredirla nel portafoglio2 – ha detto Matteo Salvini.

“Un giorno importante. Un altro bene, e sono 119 in Emilia-Romagna, confiscato alla criminalità organizzata e ora nella piena disponibilità della Guardia di Finanza, e quindi della collettività- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini -. Del contrasto alle mafie abbiamo fatto una priorità in questi anni. Per questo abbiamo investito oltre un milione di euro per far svolgere il processo Aemilia qui, prima a Bologna e poi a Reggio Emilia, proprio perché volevamo che in questa terra si potesse vedere cosa era successo e che fosse chiaro a tutti che dobbiamo stroncare chi pensa di fare affari stravolgendo le regole e il tessuto socioeconomico, che chi infrange la legge viene prima giudicato e poi condannato e costretto a scontare la pena. Ringrazio la Magistratura e gli inquirenti, così come il ministro Salvini per la sua presenza a Sorbolo: la lotta alle mafie non deve conoscere differenze politiche e vedere le istituzioni unite come un sol uomo in una dura azione di contrasto e a favore della legalità”.

Per la Regione si tratta di un’ulteriore tappa dell’impegno che prosegue nel nome dei valori, del civismo e della lotta contro la criminalità e le infiltrazioni mafiose sul territorio. A partire appunto dal sostegno concreto al processo Aemilia, la cui sentenza di primo grado è stata emessa a ottobre 2018: oltre alla costituzione quale parte civile, la Regione ha stanziato 1,2 milioni di euro affinché si potessero tenere le udienze prima a Bologna e poi a Reggio Emilia.

“La consegna alla Guardia di Finanza di un importante patrimonio confiscato alle mafie rafforza l’opera di legalità e sicurezza pubblica per il nostro territorio- sottolinea l’assessore Palma Costi -. Encomiabile la sinergia istituzionale che ha portato a questo risultato. Il recupero e riutilizzo di beni confiscati è un’azione fondamentale che la nostra Regione sostiene, non solo con il contributo finanziario, ma anche con competenze tecniche e di progettazione, aiutando concretamente gli Enti Locali a formulare progetti sul loro riutilizzo. Siamo impegnati nel contrasto all’illegalità centimetro per centimetro, a partire dal Patto per il lavoro, per ridare alla collettività ciò che è stato indebitamente sottratto dalla criminalità. L’Emilia-Romagna su questo fronte non abbassa la guardia e siamo convinti, insieme alla società regionale, di avere gli anticorpi per dire no alla criminalità organizzata”.

Beni confiscati in Emilia-Romagna

Il totale dei beni immobili confiscati in Emilia-Romagna è di 119, mentre dal 2011 (anno in cui è entrata in vigore la prima legge regionale in materia, poi sostituita nel 2016 dal Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili) sono 25 gli Accordi di programma sottoscritti su 15 beni immobili, con un contributo regionale di oltre 1,5 milioni

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