Lite stradale in Via Parigi: 17enne denuncia autista del bus per lesioni

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Il giovane di 17 anni accusato di lesioni personali dopo il violento confronto con un autista della Tep, dopo un diverbio stradale, dovuto probabilmente ad una manovra azzardata, ha presentato una contro denuncia contro il conducente del mezzo di trasporto pubblico.

L’episodio ha ancora lati oscuri: in un primo pareva una semplice aggressione ai danni dell’autista ma le responsabilità delle persone coinvolte devono ancora essere accertate.

I FATTI – Un autista della Tep è stato aggredito violentemente da un minorenne. Cosa abbia spinto il giovanissimo a reagire così violentemente è rimesso alle indagini della Polizia, forse per una brusca manovra alla guida, ma quel che è certo è che l’autista è stato colpito in volto da un casco dopo essere stato minacciato dal ragazzo.

Il bus della linea 4 stava transitando nei giorni scorsi in via Repubblica quando, dopo aver superato un gruppo di ciclisti, si vede fiancheggiato da un ragazzino in bici che all’altezza di Barriera Repubblica comincia  a urlare contro all’autista frasi come “che cazzo hai fatto!” e a tirare pugni al vetro dalla parte del guidatore. L’autista prosegue la sua corsa verso via Parigi sperando di seminare il ragazzo ma questo lo raggiunge, questa volta accompagnato da un amico in scooter.

Qui i due giovani avrebbero infastidito ancora l’uomo che sceso dal mezzo per chiarire la situazione riceve in risposta un casco in faccia, quello dell’amico, da parte del ragazzo in bici oltre a insulti e sputi. L’uomo cerca di reagire ma cade a terra ed è costretto a chiamare il 113 che interviene prontamente sul posto. Poi verrà chiamata l’ambulanza che lo trasporterà al Pronto Soccorso.

Il primo ragazzo, che nel frattempo si era allontanato con l’amico, torna dopo pochi minuti nella zona e viene riconosciuto dall’autista che provvede a segnalarlo e farlo fermare dagli agenti. Il giovane, un 17enne originario di Foggia, è stato così identificato e per lui è scattata la denuncia per lesioni aggravate, poi riaffidato alla madre. Sentito anche il secondo ragazzino che ha dichiarato invece di essere interveuto solo per dividere i due. Le posizioni contrastanti delle parti verranno messe al vaglio dagli investigatori.

 

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