Qualità della vita del Sole 24 Ore: Parma scende al 29esimo posto, bene in ambiente e sport

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Come ogni anno la “Qualità della vita” del Sole 24 Ore scatta una fotografia delle città italiane, scegliendo di inquadrare la questione del benessere tramite 42 indicatori suddivisi in sei macro-aree(«Ricchezza e consumi», «Affari e lavoro», «Ambiente e servizi», «Demografia e società», «Giustizia e sicurezza», «Cultura e tempo libero»), riferiti all’ultimo anno appena trascorso.

 Milano la vincitrice dell’indagine 2018 sulla vivibilità delle province italiane, giunta alla 29° edizione.  svetta negli indicatori reddituali (prima per depositi in banca pro capite e consumi medi delle famiglie in beni durevoli) e vince l’iCityrate del Forum Pa come migliore smart city; è seconda per prezzo medio di vendita delle case, ma è ultima per il costo medio degli affitti. È al terzo posto per tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni (pari al 69,5%), ma è anche tra le città più litigiose e meno sicure del Paese, seconda solo a Napoli per le rapine. È medaglia di bronzo, infine, per spesa al botteghino in spettacoli. Nella top ten si confermano anche le province dell’arco alpino: quest’anno Bolzano, Aosta, Belluno (la vincitrice 2017) e Trento restano nella parte alta della classifica delle città più vivibili. In coda alla graduatoria, invece, si ritrova Vibo Valentia, ultima per durata media dei processi e registra anche una delle più basse spese dei Comuni per minori, disabili e anziani.

Ma Parma? Scende quest’anno di 7 posizioni, classificandosi al 29esimo posto. Scende di 13 posizioni invece rispetto al 2015.

Parma va meglio in ambiente e servizi, classificandosi al terzo posto. Ma per rischio idrologico si precipita al 100esimo posto. In cultura e tempo libero la città viene messa al 44esimo posto (43esima posizione per offerta culturale). La prossima capitale della cultura italiana è 39esima per la presenza di cinema e 23esima per numero di librerie.

In  “ricchezza e consumi”, si passa dalla 35esima alla 22esima posizione e in “demografia e società” 23esimi.

Giustizia e sicurezza” migliora: Parma era 90esima nel 2017 e ora sale a 72.  Per “affari e lavoro” la città è 36esima, mentre
eravamo 9 appena un anno fa. Ma per il tasso di occupazione si migliora (69,3%), mentre per l’occupazione tra i 15 e i 29 anni Parma raggiunge il 12esimo posto. 47esimi per presenza di imprese, 25esimi per il rapporto export- Pil. Un territorio benestante quello del parmense che vede depositi pro capite medio di 31.510 euro portando la città al posto 8 della classifica. Gli affitti tuttavia sono cari, con 960 euro di canone medio di locazione. Il numero di laureati per provincia di residenza porta Parma al 47esimo posto.

Nota positiva per lo sport: 13esima posizione.