L’impreditore Guareschi ai domiciliari: “Condannato per errori giudiziari. Vivo il progetto Repubblica della Terra”

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Rodolfo Marusi Guareschi, noto imprenditore 68enne del parmense, da anni domiciliato nella sua villa di Sant’Ilario d’Enza, era salito alla ribalte delle cronache locali e nazionali per aver fondato la “Repubblica della Terra”, un’entità sovranazionale, un progetto ancora in corso, con tanto di Costituzione e propria moneta corrente, il Dhana.

La settimana scorsa Guareschi è finito nuovamente sulla cronaca per la visita dei Carabinieri di San’Ilario D’Enza, dopo che la Corte d’Appello di Bologna, in riforma alla sentenza di primo grado emessa nell’ottobre del 2014 dal Tribunale di Reggio Emilia, ha rideterminato la pena complessiva da espiare in 5 anni, 11 mesi e 4 giorni di reclusione ai domiciliari per bancarotta fraudolenta. La sentenza è diventata esecutiva in seguito alla pronuncia della Corte di Cassazione, che ne ha dichiarato inammissibile il ricorso.

L’impreditore, tramite una nota ai giornali, ci tiene a precisare quanto segue: 

“In relazione alle notizie su di me, apparse il 7 dicembre su diverse testate, comunico che non sono state emesse nuove sentenze di condanna nei miei confronti. Con l’ordinanza allegata, il Tribunale di Sorveglianza di Bologna ha semplicemente riconfermato la detenzione domiciliare nella quale mi trovo dal 26 ottobre 2016 per effetto di precedenti condanne che ho sempre sostenuto e sostengo essere errori giudiziari. Il progetto della Repubblica della Terra e Dhana, inoltre, non è mai stato accantonato”.

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