Omicidio di FIlomena Cataldi, Fang pericoloso con vizio totale di mente

Il cinese ha manie di persecuzione, altissimo il rischio di reiterazione del reato

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Che Guelin Fang, l’uomo  di nazionalità cinese che lo scorso 22 agosto ha ucciso Filomena Cataldi a San Polo, fosse incapace di intendere e volere, era un’ipotesi già accreditata.

Ora è ufficiale: lo  certifica la relazione dello psichiatra Renato Ariatti. Fang è affetto da una gravissima patologia psichiatrica e soffre di manie di persecuzione.

La relazione è stata presentata lunedì mattina nel corso dell’incidente probatorio.

I deliri di Fang sono proseguiti in cella: l’imputato è tuttora convinto che la moglie del datore di lavoro lo voglia far uccidere, l’uomo è ritenuto pericoloso per la società e potrebbe reiterare il reato.

Fang presto verrà trasferito nel reparto psichiatrico blindato dell’ospedale Maggiore, in attesa del trasferimento in una Rems: dall’accusa di omicidio, Fang verrà probabilmente assolto per vizio totale di mente.

IL COMMENTO DI “AMOCOLORNO” – “Il gravissimo episodio di cronaca nera, avvenuto nel mese di agosto di quest’anno a San Polo di Torrile, finito con la perdita della vita di Filomena Cataldi, non ha finito di far soffrire famigliari, amici e un intera comunità.

L’omicida che ha stroncato la vita di una giovane donna solare e innocente, sembra che sarà assolto per via di una grave patologia psichiatrica, e potrebbe finire la sua vita in una struttura REMS (Residenza per le misure di sicurezza).

Senza voler entrare nel merito del giudizio dato” scrive il gruppo AMO – COLORNO – “si spera che ove la condanna definitiva sia l’assoluzione, lo stesso non sia ubicato presso la REMS di Mezzani.

Vista l’evidenzata pericolosità del soggetto e visti i regressi, non vorremmo ritrovarcelo per le strade del nostro territorio, come è già successo con molti ospiti della REMS di Mezzani, tra cui l’omicida Solomon Nyantakyi. Non sarebbe piacevole nemmeno per la famiglia di Filomena, venire a sapere di un eventuale sua fuga.

Speriamo quindi che venga fatta la scelta più idonea ed adatta a gestire un soggetto di tale pericolosità”.

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