Omicidio Kelly e Gabriela: l’Appello salva Alessio Turco, pena ridotta a 20 anni

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Dall’ergastolo in primo grado a 20 anni di carcere. E’ questa la decisione presa dalla Corte d’Assise d’Appello di Bologna, nei confronti di Alessio Salvatore Turco accusato insieme al padre – Samuele, morto suicida in carcere nel luglio del 2017 – degli omicidi di Luca Manici, alias Kelly, transessuale di 47 anni, e Gabriela Altamirano, la compagna argentina di 45 anni del genitore, morte in un club a luci rosse alle porte di Parma tra il 25 e il 26 dicembre 2016. La Procura generale, con il sostituto Valter Giovannini, aveva chiesto la conferma della sentenza del processo di primo grado, che si era svolto con la formula del rito abbreviato. 

Secondo le indagini dietro al duplice omicidio c’era un movente economico, legato all’attività di prostituzione a cui era stata avviata la 45enne argentina. Questa mattina il difensore dell’imputato (all’epoca dei fatti non ancora ventenne), l’avvocato Elisa Furia, ha invocato le attenuanti generiche per la sudditanza psicologica del giovane nei confronti del padre. E dopo due ore di camera di consiglio la Corte, presieduta dal giudice Orazio Pescatore, ha riformato la sentenza considerando le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti.

Nel corso della sua requisitoria, invece, il sostituto procuratore generale Giovannini ha chiesto alla Corte di non farsi influenzare dalla giovane età dell’imputato: «Se non si infligge l’ergastolo in casi simili – ha aggiunto – francamente non mi vengono in mente altre ipotesi per applicarlo».

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