Caterina Bonetti nuova in Consiglio Comunale: “C’è tanto da fare. La politica è sacrificio e missione”

A tu per tu con la più progressista del PD locale, che approda in Municipio. «I miei cavalli di battaglia? Sociale, ambiente, cultura, bilancio».

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L’avevamo lasciata poco dopo le amministrative, di un soffio fuori dal consiglio comunale tra le fila del Pd, impegnatissima nelle battaglie di Rete Dem in vista di un seguitissimo convegno con Monica Cirinnà, la senatrice delle “unioni civili”. La ritroviamo pronta a subentrare a Paolo Scarpa, dimissionario dopo un percorso travagliato in consiglio comunale, per portare idee, freschezza, coraggio, novità. Come sempre.

Si aspettava queste dimissioni?

Sinceramente non mi aspettavo le dimissioni oggi. Ci sono stati momenti in cui Paolo Scarpa ha dimostrato insofferenza rispetto alla situazione politica locale e al ruolo di opposizione, ma che arrivasse in questo momento a maturare la decisione, a qualche giorno dalla discussione di bilancio, dal mio punto di vista, non era atteso.

E’ contenta di entrare in Consiglio?

Certamente. Il mio impegno, anche dopo la sconfitta elettorale non è venuto meno e, come ho potuto, ho cercato di supportare il gruppo del PD da “esterna”. Ora potrò dare un contributo più attivo.

Ha qualche proposta già in mente da fare alla giunta?

Ho un atteggiamento un po’ “retrò” su queste cose: appena si arriva in un nuovo contesto, politico e non, si ascolta. Certo ho alcune idee e proposte, che avevo già abbozzato in campagna elettorale e sulle quali penso che si possa lavorare: per prima cosa però cercherò di studiare bene il bilancio e “stare sul pezzo” rispetto al lavoro già fatto dai miei compagni.

Su quali temi si concentrarà il suo impegno?

Sicuramente ho a cuore il sociale: Parma è una città che, rispetto ad altre realtà italiane, sta ancora “bene”, ma le situazioni di difficoltà aumentano di giorno in giorno e penso che affrontarle sia la cosa più urgente per un’amministrazione. Poi la cultura, altro tema “caldo” in vista di Parma 2020, senza trascurare l’ambiente.

Quanto di Rete Dem porterà in consiglio?

Parlano per me i temi che ho elencato. ReteDem da sempre lavora, sul piano nazionale e locale, su questi argomenti. Aggiungerei l’importante questione dei diritti….

Eretica del PD” che siederà tra due PD. Scintille?

Con i tre consiglieri ho avuto modo di lavorare e confrontarmi e devo dire che, in ogni occasione, è sempre stato un lavoro positivo. Poi sì, sono un po’ uno spirito libero. Nel partito così come in consiglio mi considero sempre libera di ragionare ed esprimermi seguendo ciò che ritengo più giusto. Però ripeto…mi sembra che la squadra PD in comune sia una buona e solida compagnia con cui viaggiare.


Cosa prova? Emozione, gioia, entusiasmo, senso del dovere?

Tutto? Certo emozione e una soddisfazione che arriva “lunga”, dopo una delusione post elettorale forte e mesi in cui, nonostante questo, ho deciso di non mollare. La politica, nonostante sia molto svalutata oggi, se fatta bene costa sacrificio, anche quello emotivo di restare quando le tue ragioni personali ti porterebbero a dedicarti a cose più leggere. Poi chiaramente un importante senso di responsabilità per il ruolo e per quegli elettori che, ormai un anno e mezzo fa, mi hanno dato il loro sostegno. È stato bello ricevere da loro molti messaggi in queste ore e, allo stesso tempo, mi ha dato l’idea che ci sia molto da fare. E con tenacia mi metterò all’opera.

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