Affiancamento familiare: “Non occorre essere supereroi”. Testimonianze dopo il servizio della Pedemontana

0

La testimonianza di Matteo e Jana all’incontro informativo sul servizio attivato da Azienda Pedemontana Sociale nei comuni dell’Unione

«Non occorre essere supereroi. Per essere una famiglia affiancante basta essere una famiglia unita, accogliente, che ha voglia di mettersi in gioco e di andare incontro agli altri, dedicando loro un po’ di tempo». Parola di mamma Janae papà Matteo, che hanno raccontato la loro esperienza durante il secondo incontro informativo organizzato sabato primo dicembre da Azienda Pedemontana Socialea Collecchio, più precisamente a Villa Soragna, sul servizio “Una Famiglia per una Famiglia”. Incontro che ha fatto seguito al primo appuntamento di Monticelli Terme dello scorso 10 novembre per i territori di Montechiarugolo e Traversetolo, e che questa volta era rivolto in particolare alle famiglie di Collecchio, Felino e Sala Baganza.

Nei primi suoi primi due anni di vita, “Una Famiglia per una Famiglia”, ideato dalla Fondazione Paideia di Torino, ha saputo coinvolgere oltre 30 nuclei del territorio pedemontano con otto affiancamenti. «E noi lo rifaremmo», ha assicurato Matteo. «Durante la nostra prima esperienza,l’obiettivo era quello di aiutare un’altra famiglia che aveva delle difficoltà organizzative – spiega Jana –. La madre aveva un orario di lavoro che non coincideva con quello scolastico, per cui andavamo a prendere la loro bambina, l’aiutavamo a fare i compiti e la tenevamo con noi fino a quando i genitori potevano passarla a prendere. Nel secondo affiancamento, invece, l’obiettivo era quello di sostenere una ragazza nell’inserimento scolastico. Il timore del primo contatto con la famiglia affiancata ovviamente c’è stato, ma in entrambi i casi «è stato molto bello – ricorda Matteo –. C’è stata subito empatia e grande collaborazione».

Federico Manfredi, responsabile dell’Area Minori e Famiglie di Azienda Pedemontana Sociale, ha fotografato la situazione. «A Collecchio abbiamo in carico 283 minori, a Felino 137 e a Sala Baganza 101».I progetti di affido familiare nel 2017, nell’intero territorio Pedemontano sono stati 34, mentre 17 sono stati i minori accolti in comunità, non essendo stato possibile avviare un percorso di affido.

“Una famiglia per una Famiglia” serve proprio per prevenire situazioni più problematiche, ha spiegato Sabrina Fornari, referente del settore Affido/Adozioni di Pedemontana Sociale: «Con l’affiancamento c’è la possibilità di sostenere i nuclei che iniziano ad avere delle fragilità, prevenendo problematiche più importanti. Tra famiglia affiancante e affiancata viene stipulato un accordo preciso e per un certo periodo di tempo, di cui il garante è il tutor. Una figura importantissima, esperta, ma non un professionista». «Spesso il tutor è un insegnante, che lavora sul territorio e che altrettanto spesso conosce già le famiglie – ha sottolineato la psicologa del Servizio Sara Carretta ponendo l’accento sull’importanza della prossimità nell’affiancamento –. Questo è un progetto che si prende cura di ogni attore che partecipa. Tutti possono contare su un sostegno».

Nessuno, ma proprio nessuno, viene lasciato solo: «Periodicamente si svolgono incontri di gruppo serali con le famiglie affiancanti e i tutor per capire cosa migliorare, non solo sul singolo progetto, ma anche sul servizio complessivo», ha spiegato la coordinatrice delle assistenti sociali Laura Cannarsa. A rappresentare i tutor, è stata Cecilia, che ha ricordato come la figura del garante dell’affiancamento debba «essere una persona aperta, capace di ascoltare, mediare ed essere pronta a intervenire nel momento del bisogno, quando le cose non vanno bene».

All’incontro hanno partecipato le assistenti sociali che seguono il Servizio nei tre comuni (Mariantonia Moglia, Roberta Placanica, Sara Tarantino e Giulia Zanoni), il presidente dell’Unione Pedemontana Parmense e sindaco di Collecchio Paolo Bianchi, insieme agli assessori alle Politiche sociali di Collecchio, Felino e Sala Baganza, rispettivamente Marco Boselli, Simona Damenti e Giuliana Saccani. «I servizi sociali sono fatti dai Comuni, ma anche dalle cooperative sociali e dalle famiglie – ha detto il presidente dell’Unione –. E in “Una Famiglia per una Famiglia”, che sta dando buoni frutti, troviamo tutti questi elementi. Nei suoi dieci anni di vita Azienda Pedemontana Sociale ha realizzato tantissimi progetti. E non mi piace nemmeno parlare di “progetti”, perché un progetto dà l’idea di qualcosa che finisce, mentre invece qui si tratta di veri e propri servizi che nascono, crescono e continuano nel tempo». Oltre i progetti, dunque, ma non solo. Manfredi ha invitato i presenti a farsi ambasciatori di “Una famiglia per una famiglia”, sottolineando come i “Servizi sociali” debbano essere intesi come “Servizi alla comunità”, «perché le assistenti sociali devono pensare al benessere dell’intera collettività». Una collettività capace di tessere relazioni e di aiutarsi, come nel caso delle famiglie accoglienti, che insieme ai tutor rappresentano un patrimonio da preservare e, come hanno sottolineato tutti gli amministratori, da ringraziare.

I corsi di formazione per chi volesse diventare una famiglia accogliente, si svolgeranno all’inizio del prossimo anno. Chi fosse interessato a ricevere informazioni, può contattare Azienda Pedemontana Sociale al numero 0521 307111 o inviare una mail all’indirizzo unafamigliaperunafamiglia@pedemontanasociale.pr.it

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here