Una “panchina rossa” e una targa dedicate a tutte le vittime di femminicidio nel parco Pierangela Venturini

Sono simboli posti per ribadire il no dell'intera comunità cittadina ad ogni forma di violenza perpetrata nei confronti delle donne.

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Una “panchina rossa” e una targa dedicate a tutte le vittime di femminicidio nel parco Pierangela Venturini. 

Sono simboli posti per ribadire il no dell’intera comunità cittadina ad ogni forma di violenza perpetrata nei confronti delle donne. 

Alla cerimonia hanno preso parte il Sindaco, Federico Pizzarotti; l’Assessora alla Partecipazione e Diritti dei Cittadini, con delega alle Pari opportunità, Nicoletta Paci; il Prefetto Giuseppe Forlani; il Questore Gaetano Bonaccorso; il Comandante Provinciale dei Carabinieri, colonnello Salvatore Altavilla; in rappresentanza del Rettore, per l’Università di Parma, Veronica Valenti; Samuela Frigeri, Presidente Centro Antiviolenza di Parma e la Vice Presidente, Daniela Manici; Ilaria La Fata del Centro Studi Movimenti; Manuela Amadei Presidente Fidapa Distretto Nord Est e la Consigliera Comunale Barbara Sartori.

L’Assessora alla Partecipazione e Diritti dei Cittadini, con delega alle Pari opportunità, Nicoletta Paci, ha sottolineato come la panchina rossa e la targa vogliano essere un simbolo volto a far riflettere chi frequenta il parco Pierangela Venturini. “Non a caso – ha sottolineato l’Assessora Paci – sono stati posizionati qui, in un Parco dedicato ad una donna, Pierangela Venturini, fondatrice del Centro Antiviolenza che ha dimostrato un grande impegno civile”.

La Presidente Centro Antiviolenza di Parma, Samuela Frigeri, ha rimarcato come sia necessario non abbassare mai la guardia sul tema della violenza sulle donne. “E’ importante – ha aggiunto – coinvolgere scuole e società civile per contrastare questo fenomeno”.

Il Sindaco, Federico Pizzarotti, ha ricordato come l’inaugurazione della panchina rossa e della targa nel Parco Pierangela Venturini siano un’ulteriore testimonianza dell’impegno delle Istituzioni per contrastare la violenza di genere. “Per questo – ha aggiunto il primo cittadino – è necessario parlarne tutti i giorni e non solo in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, per non abbassare mai l’attenzione sul tema dei femminicidi e come testimonianza costante di vicinanza a questa problematica”

L’iniziativa rientra tra quelle legate al calendario degli eventi dedicati al 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e pone l’attenzione su un tema, quello del femminicidio, che è spesso alla ribalta delle cronache nazionali e locali.

“Una donna non dovrebbe mai difendersi da chi ama”. Questo il testo riportato dalla targa dedicata a tutte le vittime di femminicidio che il Comune di Parma ha collocato nel Parco Pierangela Venturini, fra strada Navetta e via Balbi, nel quartiere Montanara. E la panchina rossa rimanda, simbolicamente, al sangue delle vittime di femminicidio. Il Parco si arricchisce di due nuovi elementi: la panchina rossa e la targa, un tributo necessario per ricordare le donne di Parma uccise per mano maschile.

La panchina rossa è un simbolo, un segno forte e visibile per colpire l’attenzione di chi passa nei parchi e nelle strade. Le panchine rosse sono diventate in tante città italiane un simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. In primo piano, quindi, l’importanza del contrasto a ogni forma di violenza – fisica, psicologica o sociale, fino all’uccisione – e ogni forma di sofferenza e dolore che ne consegue.

La scelta di collocare un simbolo ed una targa nel parco Pierangela Venturinini non è stata casuale: il Parco è, infatti, stato dedicato da poco all’avvocata, fondatrice del Centro Antiviolenza di Parma, Pierangela Venturini, femminista, impegnata in molte lotte per la tutela ed il sostegno delle donne.

La violenza sulle donne costituisce un tema su cui non bisogna mai abbassare la guardia ed il Comune di Parma, attraverso l’assessorato ai Diritti dei Cittadini e Pari Opportunità, porta avanti iniziative volte alla sensibilizzazione ed al coinvolgimento delle realtà territoriali al fine di focalizzare l’attenzione della collettività su un tema di grande importanza per la convivenza civile.

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