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Quattro rapine in pochi giorni: arrestato l’ex rugbista Giuseppe Manghi

Identificato il rapinatore che a novembre ha colpito quatro volte tra bar e negozi in città. Si tratta di un ex giocatore di rugby parmigiano. Una stella dello sport locale che da anni era finita nel tunnel della tossicodipendenza, allontanandosi dagli affetti della famiglia, degli amici e dei conoscenti per arrangiarsi con rapine e furti improvvisati volti allo scopo di ottenere i soldi per qualche dose.

Dopo le indagini degli investigatori della sezione Antirapine della Polizia di Parma, il 52enne Giuseppe Manghi è stato arrestato e condotto in carcere su misura cautelare richiesta dal Pm Ausiello vista la alta probabilità che il soggetto possa reiterare nel crimine. L’ex rugbista è stato riconosciuto da tutte le sue vittime e dai testimoni delle rapine perpetuate lo scorso novembre. Alto 1,85 metri, robusto e dai tratti distinguibili, col volto coperto da una folta barba, ha commesso le sue rapine sempre armato con arnesi improvvisati come cacciaviti, coltellini cutter, forbici.

I colpi a lui imputati sono quattro. Lo scorso 17 novembre intorno alle 18 presso il bar Wasabi di viale Fratti, approfittando della barista rimasta sola, l’uomo ha agito minacciandola con con un cacciavite e gridando “Non mi costringere ad usare la forza” e chiudendola poi dentro al bagno. Il bottino di 1.700 euro. Passano pochi giorni, è il 19 novembre, e l’uomo sempre intorno a orario chiusura, alle 19:30, colpisce dentro il supermercato In’s di viale dei Mercati. Con un chiodo, forse un cacciavite, minaccia la cassiera di fare silenzio e di consegnare i soldi. La donna tuttavia scappa spiazzando con la sua reazione il rapinatore che decide di scappare. Ma all’interno del negozio è presente un ex ispettore di Polizia che fornisce dettagli molto utili agli investigatori. L’ex poliziotto infatti riconosce il soggetto come una delle persone con cui aveva trattato nella sua carriera quale tossidipendente con piccoli precedenti. Da lì il cerchio si stringe fino ad arrivare al nome di Giuseppe Manghi, riconosciuto nelle fotosegnaletiche dalle vittime. L’uomo tuttavia risulta da tempo senza fissa dimora ed e iniziano le ricerche a tappeto.

Il 21 novembre Manghi colpisce un altro bar, il 0521 di via Emilia Est. Alle 21:45 approfitta ancora una volta di una giovane barista sola per minacciarla con un cutter “Ti cieco gli occhi, dammi i soldi”. La ragazza gli consegna 550 euro e poi viene rinchiusa nell’ufficio. Il giorno dopo, alle 19:20 Manghi colpisce anche al negozio di prodotti per la casa e cosmesi, Tigotà, in via Venezia. Qui intima le commesse con una forbice, strattona le donne e scappa con 700 euro. Anche in questi due casi le vittime riconoscono l’ex rugbusta come il responsabile della rapina.

Le ricerce si fanno quindi più intense fino al 23 novembre, quando Manghi viene intercettato in un parcheggio in via Bernardi a bordo di una Fiat 500 rubata la sera precedente. Riconosciuto nonstante poco prima si fosse tagliato la barba. Nell’auto vengono ritrovati resti di droga, crack per la precisione, delle forbici, 240 euro, parte del provento del Tigotà, e quattro carte di credito rubate la sera precedente a una visitatrice di una paziente dell’Ospedale di Parma.

Manghi è stato portato in carcere e dovra rispondere anche di ricettazione per l’auto e delle carte di credito.