Se ne parla il 5 dicembre, al seminario organizzato dall’Azienda USL
Dopo 140 anni, sono stati chiusi gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, definiti dall’allora Presidente Napolitano “indegni di un paese appena civile” e, in meno di sei mesi, nell’aprile 2015 l’Azienda USL ha aperto a Mezzani la REMS, la Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza, con 10 posti letto. Da allora, la REMS ha ospitato circa 40 persone, ha garantito loro le necessarie cure e promosso inclusione sociale nel loro territorio di provenienza.
Elementi critici come gli allontanamenti non autorizzati dalla struttura, presenti sia negli ex OPG e in tutto il sistema penitenziario che utilizza permessi e “messe alla prova”, non possono offuscare l’attività fin qui svolta. Ciononostante, occorre andare oltre le REMS in quanto la legge 81 del 2014 che ha sancito la chiusura degli OPG sta realizzando un sistema di cura e di sicurezza di comunità. Dai dati regionali, risulta che a giugno 2017, c’erano 24 persone in REMS e 203 nel territorio che, secondo stime, a giugno 2018 sarebbero salite a circa 400, di cui 45 a Parma.
In questo quadro le REMS sono oggi del tutto superate dall’evoluzione del sistema in ambito comunitario dove i pazienti si trovano e che dai dati non sembrano avere significativi livelli di ricaduta psicopatologica né recidiva nei reati. La questione centrale, quindi, è come assicurare la cura nel rispetto delle misure giudiziarie all’interno della comunità sociale.
Si parlerà di questo il 5 dicembre, nella sala congressi dell’Ospedale Maggiore, al seminario organizzatodall’Azienda USL di Parma dal titolo “Prendersi cura delle persone autrici di reato: dai luoghi ai percorsi nelle comunità”.
Con inizio alle 9, tra altri, intervengono relatori di rilievo nazionale: Franco Corleone (Garante delle persone sottoposte a misure restrittive e limitative della libertà personale della regione Toscana), Stefano Cecconi(Osservatorio Stop OPG per la Salute Mentale), Francesco Maisto (Magistrato, Presidente emerito del tribunale di sorveglianza di Bologna).
Il seminario è parte della rassegna 2018 “La Salute della Salute Mentale”.