“A tu per tu coi ladri, paura e angoscia in casa mia”

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E’ tornata a casa dal lavoro, e si è trovata davanti i ladri. Momenti di paura in un quartiere residenziale poco distante dal Palasport: ce lo racconta direttamente la vittima, che chiede di non riportare dettagli troppo precisi «fino a quando non avrò fatto mettere allarme e inferriate non vorrei a qualcuno venisse in mente di fare un altro colpo».

Laura, il nome è di fantasia, ha 43 anni, vive con il compagno, via per lavoro in questi giorni, e un gatto. Lunedì sera al rientro a casa, l’amara sorpresa.

«Quando stavo aprendo la porta blindata, mi è parso di sentire un rumore strano, ma mi è parso di sentire un rumore strano. Ho pensato di aver sbattuto con lo zerbino contro la porta, anche perché la porta era regolarmente chiusa».

Pochi istanti dopo, le prime stranezze.

«Ho notato la porta del salotto chiusa: strano, non la lascio mai chiusa, ho pensato si fosse sbattuta. Ma è stata l’aria gelata che entrava dalla cucina, a colpirmi: finestre aperte sapevo di non averne lasciate.

Quando mi sono avvicinata, ho capito, documenti a terra, caos ovunque, la finestra da cui sono entrati i ladri spalancata. Pensavo se ne fossero andati, e il mio primo pensiero è stato per il mio gatto, che non vedevo in giro. Temevo gli avessero fatto qualcosa».

Poi…«mi sono messa a cercarlo, luci accese, roba a terra dappertutto. Quando sono arrivata in camera, me li sono trovata davanti. Non il gatto, i ladri. Due, cuffie in testa, bianchi di carnagione, guanti, forse dell’est. Stavano rovistando in un mobile antico dove tengo i gioielli, quando mi hanno visto non hanno fatto una piega. Si sono guardati, mi hanno spintonato e sono scappati da dove erano entrati. Sono stati così veloci che non ho fatto nemmeno in tempo a pensare».

Poi, la ricerca del gatto. «Era sotto il letto, impaurito. Lo ho fatto visitare, forse gli hanno dato un calcio, ma non ha subito gravi traumi fisici. E’ molto spaventato, come lo sono io».

Ha fatto denuncia? «Non ancora. La mia casa è stata violata, non mi sento pronta ad avere altre persone che rovistano in cerca di prove. Ho preferito lavare tutto e rimettere le cose al loro posto, avevano i guanti, non credo possano aver lasciato tracce. Ho fatto aggiustare la finestra con un sistema di fortuna, aspetto torni il mio compagno, aspetto vengano a montare i sistemi di sicurezza. Aspetto che passi».

Ma passerà?

 

 

 

 

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