“Il Governo contro la Food Valley”: Potere al Popolo critica emendamento che alza inquinanti nei campi

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“Nuove sostanze tossiche nel nostro cibo?!”. Potere al Popolo Parma denuncia un forte rischio per la Food Valley dopo l’emendamento del Governo che prevede di alzare i livelli massimi di sostanze inquinanti consentiti presenti nelle concimazioni dei campi agricoli.

“È passata in sordina la notizia dell’emendamento del Governo al cosiddetto “decreto legge Urgenze”, quello che contiene i provvedimenti per Genova dopo la tragedia del ponte Morandi. Solo “il Manifesto”, che intervista Angelo Bonelli dei Verdi, fa trapelare la notizia che l’asticella per la presenza di sostanze nocive nei fanghi utilizzabili per la concimazione in agricoltura si alza. – scrive Potere al Popolo cittadino interpellando gli onorevoli Lega eletti sul territorio, Laura Cavandoli e Maurozio Campari -Non solo: si contempla la possibilità che possano essere presenti sostanze cancerogene come le diossine. Un provvedimento importantissimo, evidentemente, per il “governo del cambiamento”, addirittura da infilarlo cinicamente all’interno del decreto che contiene le misure urgenti per Genova. Grazie all’articolo 41, già approvato alla Camera e in attesa del parere del Senato, sostanze tossiche e cancerogene potranno entrare nel ciclo dell’agricoltura, consentendo livelli molto più alti  degli attuali (20 volte in più per gli idrocarburi policiclici aromatici, 13 volte per le PCB, 200 volte per il toulene).

Viene spontaneo domandarsi a quali interessi risponda questa iniziativa del governo M5S-Lega. Chi beneficerà di questo provvedimento? Innanzi tutto quelli che sono processati in questo momento per aver sversato sostanze tossiche che poi sono finite sulle nostre tavole.  Evidentemente persone influenti, se sono riuscite a smuovere la fatidica manina che trucca i provvedimenti del governo giallo-verde. Chissà cosa ne pensano i solerti parlamentari leghisti del nostro territorio, che si riempiono la bocca della retorica della food valley parmense e poi votano senza batter ciglio schifezze come questa.

È l’ennesima dimostrazione di come il controllo popolare sui processi decisionali sia fondamentale, dal momento che l’interesse economico (più o meno trasparente…) è l’unico principio a cui rimangono fedeli anche gli autoproclamati paladini del “governo del cambiamento”.

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