Parma Frosinone, D’Aversa: “Un punto importante per come si era messa la gara”

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“Se analizziamo la partita, considerato che siamo rimasti in dieci per mezzora, è un risultato positivo perché manteniamo una certa distanza contro una delle dirette concorrenti per la salvezza sebbene la volontà iniziale fosse quella di ottenere i tre punti: guardiamo al lato positivo dato dal fatto che non abbiamo subìto gol e che abbiamo portato a casa un risultato. Il rosso? Peccato perché nasce da un possesso palla nostro, non credo ci fosse cattiveria nell’intervento, non ho rivisto la dinamica”.

Così Roberto D’Aversa al termine di Parma Frosinone.

“Di buono c’è che abbiamo dato il minutaggio a giocatori come Alberto Grassi e Roberto Inglese, ma anche Bastoni è entrato e ha fatto bene salvando una situazione pericolosa, come se avesse fatto un gol; mano a mano miglioriamo la condizione fisica di giocatori importanti. Nel primo tempo non era facile perchè loro erano chiusi e bassi concedendo pochi spazi e in questi casi uomini d’area come Inglese possono essere importanti, anche se Ceravolo ha fatto un’ottima gara”.

“Oggi mancava un giocatore importante per lo sviluppo del gioco come Barillà, Deiola ha fatto una buona gara ma essendo destro quando c’è da fare la sponda sulla fascia può fare più fatica e si è fatto meno sulla catena di sinistra; quando ci sono pochi spazi c’è bisogno di più qualità nell’uno contro uno dove possono prevalere giocatori come Siligardi o Ciciretti, o laddove ti concedono dei cross dei giocatori come Inglese che in area può sfruttare le proprie caratteristiche. L’obiettivo di oggi era quello di mandare un segnale importante, portando a casa i tre punti e facendo così un doppio passo in avanti per la salvezza; con questo pareggio in dieci per circa mezzora manteniamo le distanze guadagnando un punto sulla terzultima, quindi guardiamo anche agli aspetti positivi oggi“.

“Con noi in dieci loro hanno fatto meno di quando eravamo in undici, a parte l’ultima situazione. Anche con l’uomo in meno ho cercato di mantenere giocatori che potessero mettere in difficoltà l’avversario sulle ripartenze, Siligardi poi ha avuto i crampi, ma con Inglese e Gervinho abbiamo cercato comunque di andare a creare loro delle difficoltà. Con l’ingresso di Bastoni dietro non si è sofferto di più, come atteggiamento inserendo un difensore in più si è pensato a coprire l’ampiezza con i terzini al livello dei centrocampisti, chiaro che poi tendi ad abbassarti perchè hai un riferimento in meno in avanti”.

“Se non abbiamo fatto gol qualcosina è venuta a mancare, sia nell’ultimo passaggio come con la Lazio sia per la volontà di andare a concludere come con l’Atalanta, ma anche perché con Grassi e Inglese che sono mancati puoi avere alternative diverse per andare a segnare, lavoreremo per cercare di tornare al gol sebbene le motivazioni siano diverse: mi inizierei a preoccupare se non creassimo alcuna occasione da gol; la cattiveria e la determinazione ci devono essere indipendentemente dalla classifica, ci auguriamo di sbloccarci dalla prossima gara. Preparando questa gara avevamo deciso di avere il baricentro più alto, pressandoli più alti considerando anche la loro qualità, volevamo diminuire i loro rifornimenti in avanti dove hanno giocatori importanti. Il baricentro si è alzato perchè se Ciano riceve palla lontano dalla porta si ha sempre il tempo di rimediare, se invece gli concediamo di prendere palla a ridosso dell’area potevano crearci difficoltà, non avendo giocatori che giocano in profondità ma più legati alla conduzione della palla come Ciofani, molto bravo a far salire la squadra. Si è quindi deciso di alzare il baricentro perchè riconquistando la palla eravamo più vicino alla porta avversaria, ma siamo mancati nella verticalizzazione, a volte siamo stati lenti e loro si riorganizzavano subito”.

“Gervinho fisicamente è a posto a differenza di Inglese e Grassi, poi non sempre le prestazioni dipendono sempre dal singolo; se commentiamo Gervinho tenendo in mentre le gare contro Cagliari e Empoli commettiamo un errore. A volte lo si poteva servire ma siamo stati un po’ lenti, quando riconquisti palla si deve cercare subito la verticalizzazione su di lui. Grassi ha fatto una settimana intera col gruppo a differenza di Inglese che ha fatto solo due allenamenti. Questa settimana spero riescano ad allenarsi con continuità, ma devo fare un plauso a Inglese perchè non pensavamo di poterlo portare inizialmente in panchina, segno che qui c’è un attaccamento alla maglia che è molto importante per raggiungere il nostro obiettivo”.

“Mi aspettavo un Frosinone un po’ più propositivo, leggendo anche le dichiarazioni in settimana, forse è stata una tattica per farci scoprire e poi metterci in difficoltà con giocatori come Beghetto, Zampano e Campbell nelle ripartenze. Credo che i ragazzi abbiano fatto un’ottima gara cercando di portare a casa il risultato con il massimo equilibrio, c’è rammarico per non aver vinto, ma per come si è messa devo fare un plauso ai miei ragazzi”.

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