Elezioni provinciali- Anche Fabrizio Pezzuto (PU) si astiene dal voto

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Riflessione sulle elezioni provinciali di Parma del 31 ottobre da parte del consigliere di Parma Unita, Fabrizio Pezzuto. Anche il consigliere Pezzuto annuncia la sua astensione al voto, come i colleghi di Parma Protagonista.

“Le elezioni provinciali sono ormai alle porte e pur nell’indifferenza generale che circonda i destini di questo Ente che forse meritava miglior fine, sarò presto chiamato ad esprimere un voto in quanto consigliere comunale. – commenta Fabrizio Pezzuto – Per un movimento come Parma Unita Centristi il punto centrale di qualsiasi azione politica è necessariamente la progettualità. Mi spiego: essendo discendenti di un civismo vero, non abbiamo alleati naturali, non siamo più vicini a questo o a quel partito politico, non ci riconosciamo in una particolare o preconcetta visione del mondo, siamo in politica per fare, per risolvere problemi, svolgendo un ruolo aggregante quando possibile; sempre e comunque al servizio della nostra comunità.

Tutto questo per dire che se qualcuno ci avesse coinvolto fin dall’inizio in un percorso, in una progettualità, oggi noi potremmo probabilmente annunciare consapevolmente un voto verso questa o quella proposta politica.

Purtroppo, come è avvenuto anche per le precedenti elezioni provinciali, la progettualità politica si è ridotta alla conta dei voti e tanti, troppi, hanno preferito mettere al centro di qualsiasi discorso le somme algebriche piuttosto che le idee. Quando la politica si riduce al “votare contro” questo o quello schieramento o candidato a mio parere non si fa un buon servizio alla collettività. E non si fa neppure un buon servizio alle idee e alle ragioni del proprio impegno politico.

Per me un progetto politico serio per la Provincia dovrebbe comunque mettere sul piatto questioni di stretta attualità: Quale futuro per le Fiere di Parma? Cosa ne sarà dell’Aeroporto? Quale ruolo per l’inceneritore? È su temi come questi che si possono misurare le eventuali sintonie, non su “quanti voti porti tu e quanti voti porto io”.

Non è una tragedia per carità e non voglio farla più grande di quello che è: alla fine avremo un Presidente e un Consiglio che saranno in qualche modo di garanzia per tutti, di questo ne sono certo. Però il metodo per arrivare al risultato non mi appartiene né culturalmente né politicamente, motivo per cui, pur con rammarico, annuncio fin da ora che il mio voto sarà di astensione”.

 

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