Dopo 20 anni di botte, moglie trova una pistola e lo denuncia: arrestato 40enne. Polizia: stalking e violenza, aumentano misure cautelari nell’ultimo anno

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Un arresto per detenzione d’arma clandestina e violenze domestiche. La Polizia di Parma ha arrestato un 40enne italiano, residente a Parma, a seguito della denuncia della moglie che da quasi vent’anni subiva violenze. L’arresto, avvenuto il 9 ottobre scorso, è stato reso noto solo questa mattina nel corso di una conferenza stampa della Squadra Mobile di Parma, per tutelare il più possibile il nucleo famigliare coinvolto.

Quasi 20 anni di violenza domestica, subiti da una donna regolarmente coniugata. Finiti con l’arresto dell’uomo dal quale aveva avuto 3 figli: tutti tra i 6 e i 16 anni.

La donna ha descritto uno scenario di violenza domestica verbale e fisica con contestazioni, vessazioni verbali tramutate in seguito in violenze fisiche quotidiane, già all’inizio del loro rapporto, in una continua escalation che non si è fermata neanche durante le gravidanze o poco dopo il parto.

La situazione precipita ulteriormente dopo il trasferimento della famiglia a Parma, dal sud. Qui cominciano le frustrazioni economiche dell’arrestato e subentra una patologica gelosia nei confronti della moglie che aveva trovato un lavoro, unica fonte di reddito del nucleo famigliare. L’uomo aveva intrapreso anche una forte dedizione all’alcool che non migliorava la situazione.

Botte e insulti sempre peggiori che avevano annientato la donna sino al silenzio. “Tacevo per paura, perché credevo fosse normale prenderle e per non rovinare la serenità dei miei figli. Ma quando ho trovato l’arma, le sue continue minacce di morte mi sono sembrate reali e ho deciso di parlare”. Con queste parole la donna si è rivolta agli agenti della Questura di Parma chiedendo aiuto, volendo giustificare il suo silenzio. La donna, infatti, trova il coraggio di denunciare il marito solo dopo aver trovato in casa una pistola nascosta sopra un mobile.

Il 40enne, manovale italiano, è stato arrestato per detenzione di arma clandestina: una calibro 6.35 con matricola abrasa probabilmente entrata illegalmente in Italia, si sospetta dal Belgio.

All’interno della casa dove è stata rinvenuta l’arma sono state trovate anche 2 mazze da baseball e un cappio. Le mazze erano già state usate contro la moglie, che in quell’occasione si era riparata con una sedia. Mentre il cappio era stato usato come arma psicologica, facendo trovare la corda appesa in bagno e minacciando un suicidio.

In relazione a questo triste episodio è stato esposta una breve relazione condotta dalla sezione Anticrimine della Questura di Parma sulla violenza di genere che scaturiscono da ogni livello sociale. 

Un fenomeno trasversale, un reato non legato ad un bisogno economico o sociale che deve essere letto da diverse competenze, anche quelle psicologiche. Per attuare una vasta operazione di prevenzione è necessario comprendere la dinamica che riguarda sia la vittima che il carnefice, per una necessità di valutazione diversa rispetto ai reati comuni.

I dati forniti dai dirigenti dell’anticrimine della Polizia di Stato riguardano gli ultimi 2 anni e precisamente il periodo tra gennaio e ottobre 2017 e gli stessi mesi del 2018.

Le denunce per reato di stalking erano 154 nel 2017 sono passate a 122 nel 2018, i maltrattamenti da 182 a 170 e le violenze sessuali, che comprendono ogni genere di violenza anche tra le mura domestiche, da 45 sono scese a 28.

Le misure cautelari applicate richieste e concesse (con autore in carcere) per stalking sono passate da 7 nel 2017 a 17 nel 2018, così pure per i maltrattamenti che da 8 hanno visto un aumento fino a 13 soggetti e per violenza da 5 a 8 in quest’ultimo anno con un significativo incremento repressivo.

Aumentano anche gli ammonimenti a soggetti sospettati senza denuncia, una misura di esclusiva competenza del Questore.

I dirigenti del nucleo anticrimine hanno poi annunciato un grande progetto di prevenzione per reati legati alla violenza di genere che vedranno la presenza di gazebo informativi e operativi multidisciplinari, a partire dalla fine del mese di ottobre e per tutto l’anno venturo, in tutti i 12 quartieri di Parma, a partire dal Montanara. Previsto, infine, per la fine del prossimo mese un Convegno contro la Violenza di Genere per celebrare la giornata dedicata a questo grave fenomeno, il 25 novembre.

 

 

 

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