Assemblea dei Sindaci: il resoconto di mandato del presidente Fritelli 

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“Un ente depotenziato, ma che in questi anni ha dato risposte concrete ai bisogni del territorio.”

Fritelli ha aperto l’Assemblea dei Sindaci con il bilancio dei suoi quattro anni di mandato come Presidente della Provincia di Parma, iniziato il 9 ottobre 2014.

“Sono stati anni difficili, di rapidi e anche inattesi cambiamenti – ha affermato Fritelli – Il processo di riforma istituzionale, determinato dalla legge Delrio (la 56/2014), non si è mai completato, dopo la battuta d’arresto determinata dal referendum  del 2016. Noi amministratori non ci saremmo mai aspettati di dover resistere così a lungo nelle difficoltà di una situazione incompiuta, con pesanti riduzioni di fondi e un drastico calo di personale: siamo passati dai 413 dipendenti del 2014 ai 154  di oggi.”

Fritelli ribadisce le difficoltà sostenute: “Lo scenario iniziale era fortemente problematico, non si sapeva se avremmo potuto pagare gli stipendi o sgomberare la neve dalle strade provinciali. In questi quattro anni abbiamo lavorato sodo, amministratori, dirigenti e dipendenti, per rispondere comunque alle esigenze e contribuire al benessere delle nostre comunità. Abbiamo recuperato risorse con una riorganizzazione severa dell’Ente, contenendo tutte le spese, a partire da quelle di personale e la riduzione delle partecipazioni societarie che non erano strettamente riconducibili all’attività istituzionale.”

Poi la svolta: “Dalle Leggi Finanziarie degli ultimi due anni sono arrivate maggiori risorse, dal Decreto mutui sono arrivati finanziamenti nazionali importanti per la scuola, la Regione ha sostenuto molte spese per migliorare la viabilità e intervenire sul dissesto idrogeologico – afferma ancora Fritelli – Così abbiamo potuto dare risposte importanti, sia con i numerosi interventi di messa in sicurezza e riqualificazione di strade e ponti, sia nel campo dell’edilizia scolastica. Abbiamo inoltre sostenuto il riallestimento della Reggia di Colorno, prestigioso contenitore culturale e sede della Scuola internazionale di cucina Alma, e il suo ripristino dopo l’alluvione. Abbiamo trasferito tutti gli uffici dalla sede di Piazza della Pace a Palazzo Giordani, riunendo la Provincia in un unico edificio, per permettere alle persone di lavorare a più stretto contatto. Non abbandoniamo però l’edificio storico di Piazza della Pace, ci sono accordi con Comune e Regione per salvaguardarne la destinazione pubblica.”

Non manca uno sguardo al futuro: “Continuo a credere che la nuova Provincia delineata dalla riforma potrebbe funzionare: un ente di secondo grado in cui i Comuni continuino a sentirsi rappresentati, una Provincia come Casa dei Comuni, un ente snello, con meno competenze, ma più efficiente. A patto però di poter avere maggiori risorse e più personale, con una decisa valorizzazione degli amministratori, che in questi anni si sono messi a disposizione gratuitamente, recuperando faticosamente ritagli di tempo per  garantire i servizi essenziali al territorio, senza i quali non sarei riuscito a fare nulla.”

Fritelli ha poi ringraziato tutti: dirigenti e dipendenti, a cui ha riconosciuto un grande patrimonio di conoscenze, di impegno e senso di responsabilità,  consiglieri e Delegati che si sono alternati “che  hanno interpretato un ruolo molto importante nelle relazioni coi Comuni e i territori. “ Infine, una nota polemica sul tema della gratuità in politica, che definisce “un’assoluta aberrazione, una presa in giro a cui mettere fine, perché quando uno ha delle responsabilità rischia del proprio e investe tempo, quindi deve avere un giusto compenso.”

Lucchi sindaco di Berceto ha rievocato i giorni in cui l’odio generale fu indirizzato sulle Province e ricorda che la remunerazione degli amministratori pubblici è stata una grande battaglia della sinistra.
Censi sindaco di Polesine Zibello partendo dal risultato del referendum istituzionale, ha ringraziato il Consiglio e Fritelli, che si è affermato sul campo  come vero amministratore provinciale.

Rossi sindaco di Borgotaro ha sottolineato l’errore strategico di avere messo in campo una riforma a metà “un castello di carte in cui si è sfilata una carta nel mezzo”. Ha riconosciuto a Fritelli di aver saputo guidare l’ente in una fase difficile “e oggi lascia una Provincia in ordine, che chiude i bilanci e paga gli stipendi, e non è da tutti”, ha auspicato un ritorno ad amministratori eletti direttamente dal popolo, con un rinnovato ruolo politico delle Province su temi generali, come turismo, scuola e sanità.

Iaconi Farina sindaco di Soragna fa un appello ai prossimi amministratori, che governino senza destinare i fondi a seconda delle appartenenze politiche.

Pizzarotti sindaco di Parma ha ringraziato tutti i consiglieri uscenti e il Presidente, che si sono presi una grande responsabilità e hanno lavorato in un clima collaborativo, ha però auspicato per il futuro una maggiore condivisione in sede di Assemblea dei Sindaci per le priorità, le infrastrutture strategiche e le attività che ricadono sull’intero  territorio.
Massari sindaco di Fidenza si è scagliato contro “il rapporto devastante che certe istituzioni hanno oggi con gli amministratori locali, dalla Corte dei conti ad altri organi di controllo.” E ha ricordato quando venne deciso  in Assemblea di sforare il Patto di stabilità, “ma non si fanno più scelte politiche, ed è venuta meno la funzione di rappresentanza, che sarebbe  ancora necessaria.” Sulle scuole superiori, chiede che il Comune di Parma se ne faccia carico, come già ha fatto Fidenza.

Del Sante sindaco di Corniglio ha dichiarato che questa Provincia è sempre stata al fianco del suo territorio.

Fiazza sindaco di Fontevivo ha rimarcato l’importanza che gli organismi della Provincia siano di nuovo elettivi, rimediando all’errore del precedente governo, ha sottolineato l’importanza di alcune funzioni, come la Polizia provinciale, ringraziando tutti.
Cesari, sindaco di Sorbolo ha fatto gli auguri a Diego Rossi, unico candidato Presidente.

“La riforma Del Rio è stata un fallimento e ne siamo consapevoli, le Province non potranno tornare come prima, ma l’idea del Governo di metterci mano c’è. E sappiamo anche che fare politica non è un passatempo, siamo d’accordo sulla non gratuità dei mandati – ha assicurato la senatrice Maria Gabriella Saponara (Lega Nord) – Abbiamo anche liberato dei fondi col Decreto Proroghe e siamo lavorando sulla riorganizzazione della Pubblica amministrazione.”

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