Caso Pesci- Presunto stupro di una 21enne, via al processo. La vittima conferma le accuse

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È iniziato lunedi mattina l’incidente probatorio, richiesto dal pm Andrea Bianchi, per il processo che vede imputato Federico Pesci e il suo pusher, il nigeriano Wilson Ndu Aniyem.

Rileggi la vicenda:

Violento stupro ai danni di una 21enne parmigiana: arrestati Federico Pesci e il suo pusher nigeriano

Federico Pesci ai domiciliari: tribunale accoglie richiesta difesa. L’accusa di stupro e violenza su una 21enne

Appesa con un gancio, legata al guinzaglio e seviziata”: la 21enne parla così di quella sera con Pesci e il suo spacciatore

Federico Pesci è ai domiciliari dal 14 settembre, mentre Aniyem è tuttora in cella: entrambi sono indagati per violenza sessuale e lesioni aggravate. Per il pusher c’è anche l’accusa di spaccio.

Diverso anche il trattamento anche all’arrivo in Tribunale: Pesci e’ stato fatto passare dal retro, nascosto da fotografi e telecamere, Aniyem esposto ai flash.

L’imprenditore parmigiano ha parlato a lungo, ammettendo di conoscere la vittima ma negando ogni forma di violenza o di costrizione nei confronti della 21enne.

Violenze confermate dalla vittima, che sotto il fuoco di fila delle domande di Gip e PM ha ribadito la propria versione, di aver conosciuto Pesci su Facebook, di aver concordato un rapporto sessuale a pagamento, ammettendo anche una scarna attività come escort, di essersi ubriacata con lui, poi di essere andata a casa sua dove il sesso e’ diventato violenza ed è stata costretta a tacere da una palla in gola che quasi la soffocava.

Ora il compito più difficile per i magistrati: capire se e dove sia finito il consenso e iniziata la violenza. Tre vite transitano su questa scriminatura del burrone.

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