Troppa Lazio per un Parma insufficiente: al Tardini finisce 0-2

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C’era il presidentissimo Lizhang in tribuna al Tardini, per lui un super match, quello tra Parma e Lazio, e non è riuscito a prendersi alcuna gioia. Davide contro Golia, per nomi e doti tecniche, il Parma chiuso e attento ha retto per 80 minuti, creando anche qualche pericolo a Stracosha, poi si sono rivelate decisive le sostituzioni, sommate a una diversa caratura tecnica.

Prima Immobile ha trasformato un rigore conquistato da Berisha per un fallo di Gagliolo, poi l’ha chiusa Correa. Sconfitta meritata per un Parma insufficiente, poco brillante e troppo leggero davanti. 

Forse senza rigore sarebbe finita diversamente, ma con i se ed i ma, nel calcio, non si fanno punti…

PARTITA – Parma Lazio ha una storia infinita e bellissima, fatta di intrecci di uomini e destino. In passato fu derby del latte, con Tanzi e Cragnotti amici ma avversari. Destini paralleli, culminati in due clamorosi crack e altrettante risalite. In mezzo, i due manager Luca Baraldi e Oreste Cinquini.

Oggi Parma Lazio è sfida tra i ducali sorpresa, miracolo del gruppo e della determinazione, e la Lazio, parziale delusa di questo avvio.

Unite, Parma e Lazio, anche nel dolore: Matteo Bagnaresi e Gabriele Sandri vengono ricordati tra cori e applausi, ferite mai cicatrizzate. Parte forte la Lazio: angolo di Luis Alberto, destro ad effetto che finisce sull’esterno della rete.

Al quinto ci prova il Parma, angolo di Siligardi, sponda di testa di Alves e deviazione in spaccata di Gagliolo, tiro debole parato. Al tredicesimo Lulic:  tiro sballato, ma al 18esimo il laziale raddrizza la mira dopo aver resistito a una carica di Barillà e calcia in porta, fuori di poco.

Al 19esimo ci prova  Immobile dal limite, Sepe para a terra, centrale. Al ventesimo Contropiede Parma, fa tutto Inglese che prende palla a centrocampo, punta Acerbi e calcia in porta di sinistro, ignorando Di Gaudio, liberissimo,  tiro sporco che si spegne sul fondo.

Al trentunesimo ci prova su punizione  Stulac da 25 metri: destro forte e insidioso, furoi di mezzo metro. Poi è solo Lazio: al 41′ grande intervento di Sepe su un rasoterra ravvicinato di Petric, innescato da un cross proveniente dalla sinistra. E non c’è più tempo.

RIPRESA – La Lazio parte come aveva chiuso, spingendo: Cross di Parolo, Immobile sbuca alle spalle di Iacoponi e da ottimo posizione non inquadra lo specchio della porta. Pericolo quando il cronometro segna tre minuti.

Al 54esimo piattone dal limite di Milinkovic-Savic, centrale, Sepe para, sulla ripartenza
colossale occasione mancata da Di Gaudio che solo davanti al portiere cincischia e consente il recupero di Acerbi che si in angolo.

D’Aversa cambia: dentro Ceravolo e Biabiany per Inglese e Di Gaudio, poi anche Ciciretti per Siligardi ma è la Lazio a trovare il vantaggio. Gagliolo, da dietro, falcia Berisha che lo aveva anticipato: rigore netto che Immobile trasforma con una cannonata imparabile.

Il golden boy laziale si inventa poi assist man, vede Correa solo davanti a Sepe e lo serve: diagonale velenoso, palo interno e gol. Lazio batte Parma 2-0.

Il Parma finisce stanco, colpito nel vivo dopo una partita di sofferenza per un’evidente differenza di coefficente tecnico, decisive si rivelano le sostituzioni: se Berisha dà ad Inzaghi quel quid in più e si prende il rigore, poi Correa raddoppia, nel Parma Ceravolo, Bianiany e Ciciretti non incidono.

TABELLINO

PARMA – LAZIO 0-2

Marcatori: 81′ rig. Immobile, 93′ Correa (L)

PARMA: Sepe; Iacoponi, Alves, Gagliolo, Gobbi; Rigoni, Stulac, Barillà; Siligardi (dal ’80 Ciciretti), Inglese (dal 57′ Ceravolo) , Di Gaudio (dal 68′ Biabiany). A disp: Frattali, Bagheria, Deiola, Scozzarella, Gazzola, Sprocati, Bastoni. All. D’Aversa

LAZIO: Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Patric (dal 91′ Marusic), Parolo, Leiva (dal 57′ Berisha), Milinkovic-Savic, Lulic; Luis Alberto (dal 57′ Correa); Immobile. A disp: Proto, Guerrieri, Bastos, Caceres, Lukaku, Wallace, Cataldi, Murgia, Caicedo. All. S. Inzaghi

ARBITRO: Fabbri di Ravenna

Ammoniti: Leiva, Luis Alberto, Milinkovic Savic (L), Gobbi, Siligardi (P)

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