Ex manicomio di Colorno: evento non autorizzato. Ausl risponde: “Ci sarà collaborazione sperimentale”

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L’evento si sarebbe dovuto tenere questa mattina. Un percorso all’interno dell’ex manicomio di Colorno, dove il pubblico immortala fotograficamente gli spettrali spazi attivi sino alla legge Basaglia. L’associazione “I luoghi dell’Abbandono” aveva promosso l’evento sui social raccogliendo più di 400 intenzioni di partecipazione, ma l’evento è saltato dopo le sollecitazioni arrivate ad Ausl da diversi cittadini di Colorno.

L’edificio, pericolante, mette a rischio l’incolumità dei partecipanti. Il tetto, non troppi mesi fa, è parzialmente crollato. L’associazione vantava tuttavia, nella descrizione dell’evento, l’intenzione di devolvere parte dei ricavati per recuperare la struttura. Ma l’evento era autorizzato? Dopo la richiesta di chiarimenti ad Ausl da parte del gruppo Amo Colorno, di altri cittadini e appassionati “urbex” indignati per il lucro di alcune associazioni sui luoghi abbandonati, le autorità propietarie dello stabile chiariscono: si sta avviando una collaborazione sperimentale con l’associazione, ma ancora non sono previsti eventi per questioni di sicurezza.

Ausl, insieme all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma (coproprietaria della struttura di Colorno che ha ospitato il manicomio), e d’intesa con l’Amministrazione comunale di Colorno, sta definendo le modalità di una collaborazione sperimentale con l’Associazione “I luoghi dell’abbandono. – scrive nella missiva il Direttore Generale dell’Ausl di Parma, Simona Rondani – Detta collaborazione avrà come obiettivo una parziale riapertura al pubblico della struttura, per consentire visite guidate a scopo culturale e artistico.

Ovviamente, condizione indispensabile affinché la collaborazione possa iniziare  è la definizione puntuale delle aree dell’edificio agibili, a garanzia della sicurezza dei futuri visitatori. La collaborazione sarà opportunamente regolamentata da contratto, dove tra altro, sarà specificato che parte dei ricavati dalle visite dovrà essere reinvestita dall’Associazione in interventi di manutenzione  ordinaria e pulizia delle aree dell’edificio aperte al pubblico. Pertanto, fino a quando non saranno definiti tutti gli aspetti sopra esposti, non è possibile organizzare nessuna iniziativa nella struttura”.

La struttura resta quindi al momento chiusa al pubblico, ma si sta muovendo un primo passo verso il recupero di questo suggestivo luogo.

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