Mezzani – Episodio di bullismo in quarta elementare

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Un bimbo di quarta elementare picchiato da un compagno di classe appena arrivato a scuola dopo essere stato espulso da quella di Colorno. Le denuncia della sorella corre su Facebook:

“Non voglio essere maleducata ma purtroppo la mia finezza da donna sta andando più sotto dei piedi! Mi chiama mia madre sta mattina dicendomi che mio fratello (nome) che frequenta la 4’ elementare è stato brancato al muro e picchiato da un suo coetaneo appena arrivato a Mezzani da 4 giorni! (italiano).

Prima di tutto io mi chiedo i genitori che cazzo di educazione insegnano ai loro figli! Un bambino di 9 anni che tira calci e pugni allo stomaco ad un bambino indifeso!!!! Queste azioni da dove le prende?  Le maestre hanno sgridato questo bambino che so solamente il nome ovvero giovanni, e questo bambino rispondeva alle maestre con cattiveria e sopratutto le mandava a quel paese!

Questo bambino è stato espulso dalla scuola di colorno e spero vivamente che verrà espulso amche da mezzani e sopratutto i seri provvedimenti ai genitori li prenderò io personalmente!

Vergognatevi! Dovete vergognarvi (il fratello minaccia bambine con il coltellino comprato dal papà, prende per il collo bambine! E mio fratello per difendere una sua compagna che stava per fare la sua stessa fine, le ha prese lui!)”.

2 Commenti

  1. Il gruppo AMO COLORNO esprime solidarietà alla sorella del bambino vittima di bullismo in una scuola di Mezzani, comprendendo tutta la sua rabbia e la sua frustrazione, sfogata sui social.

    L’episodio secondo la stampa locale che ha pubblicato la notizia, parla di un bambino di quarta elementare picchiato da un compagno di classe arrivato nella scuola da appena 4 giorni, e già espulso dalla scuola di Colorno. Il bambino avrebbe difeso un’amica e nel tentativo di farlo sarebbe stato malmenato.

    Episodi del genere ci turbano non poco. Fenomeni di bullismo sono sempre più frequenti nelle nostre scuole e sono tra gli episodi di cronaca peggiori, oltre che perchè parliamo di bambini o adolescenti, anche per il fatto che la scuola dovrebbe essere un luogo sicuro di sviluppo e istruzione. Un luogo che ti insegna la vita. Questi episodi di violenza da parte del bullo, nel tentativo di sottomettere, maltrattare e intimorire un coetaneo scaturiscono sempre da una debolezza dello stesso bullo, che preferisce l’azione allo scopo di sfogare le sue frustrazioni. Frustrazioni derivanti da molti fattori, e spesso uno di questi è l’ambiente famigliare.

    A nostro avviso l’espulsione di un alunno che fa il bullo non è mai o quasi la scelta migliore. Con l’espulsione non si fa altro che spostare il “problema” verso qualcun’altro. L’episodio avvenuto a Mezzani ne è la prova eloquente. Pensiamo che il bullismo vada combattuto in primis affrontando il problema con un dialogo costante tra familiari e istituzioni. Il problema va affrontato con tutta la comunità scolastica, istituendo dei programmi contro il bullismo a scuola, spiegando e aiutando gli studenti a gestire i conflitti senza violenza. Un bullo prima di tutto va capito e compreso, conoscendo appieno i suoi tratti caratteriali e cercando di porvi rimedio attraverso degli esperti (psicologi). Occorre la giusta dose di gentilezza e fermezza, spiegando con vigore che certi comportamenti possono avere gravi conseguenze. Il lavoro di gruppo tra gli studenti con la supervisione degli insegnanti può servire a molto, inquanto un bullo fatica a lavorare in Team.

    Con il bullismo bisogna provarle tutte e responsabilizzare il bullo è uno dei rimedi che potrebbe essere più efficace.

    Ci ha fatto riflettere la decisione di un preside di una scuola di Milano, che ha deciso di punire gli studenti indisciplinati e i bulli, mandandoli a zappare un orto situato dietro la scuola, in accordo con le famiglie dei ragazzi. Secondo il preside dell’istituto i ragazzi, Rastrellando, raccogliendo pietre, potando, e trasportano manualmente gli scarti del verde, hanno compreso il significato della parola fatica, mutando radicalmente i loro atteggiamenti.

    Una soluzione del genere potrebbe essere adottata in moltissimi istituti, responsabilizzando i bulli e limitando episodi così cupi per la vita di un bambino che ne è vittima.

    Il gruppo

    AMO COLORNO

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