Harvard chiede che siano ritirate 31 pubblicazioni scientifiche del cardiologo parmigiano Piero Anversa

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L’Università di Harvard Medical School e il Brigham and Women’s Hospital chiedono chiede  siano ritirate 31 ricerche scientifiche pubblicate negli ultimi anni da Piero Anversa, l’equivalente di anni e anni di lavoro. Anversa è il cardiologo parmigiano, naturalizzato negli Stati Uniti, diventato famoso per i suoi studi sull’utilizzo delle cellule staminali in cardiologia.

Secondo le due istituzioni, Anversa avrebbe falsificato e inventato dati nelle proprie ricerche, che in questi anni avevano ottenuto grande attenzione da parte della comunità scientifica. La vicenda potrebbe avere conseguenze anche in Italia, dove Anversa ha ricevuto riconoscimenti e incarichi da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. E’ stato infatti “conferimento di incarico al dr. Piero Anversa” per la “ricerca del ruolo delle cellule staminali nelle terapie del diabete”.

Piero Anversa, 80 anni, è nato a Parma e si è trasferito negli Stati Uniti alla fine degli anni Settanta. Le ricerche del medico avevano già smosso critiche dal 2001, quando in uno studio sosteneva che il muscolo cardiaco potesse essere rigenerato grazie a cellule staminali. La ricerca che confermava le tesi di Anversa erano stata condotta in laboratorio su cavie. Tesi poi smentita dalle ricerche nei laboratori dell’University of Washington e Stanford University (e ne seguirono altre di ricerche da parte di colleghi medici, sino al 2014): smentite giustificate da Anversa che sosteneva l’incapacità dei ricercatori. Anversa spiegava di avere sviluppato un sistema per prelevare cellule staminali dal midollo osseo di un paziente, per trapiantarle poi nel cuore. Negli anni successivi rilanciò sostenendo che il cuore ha un proprio set di staminali, che possono essere prelevate, moltiplicate in laboratorio e poi iniettate nuovamente nel cuore del paziente.  Sulla base di quei lavori di ricerca nacquero start-up per autotrapianti di staminali e una società fondata da Anversa nonostante non ci fosse ancora il consenso scientifico sui nuovi studi.

Nel 2017 il Brigham and Women’s Hospital ha patteggiato una multa da 10 milioni di dollari con il governo degli Stati Uniti perchè accusato di aver utilizzato dati manipolati, quelli di Anversa, per ottenere finanziamenti pubblici. Nel 2013 l’Università di Harvard iniziò ad indagare, sospettando che ci fosse stata qualche falsificazione dei dati. L’anno seguente un primo studio di Anversa pubblicato sulla rivista scientifica Circulation fu ritirato. In rare occasioni è successo prima. Anversa lasciò Harvard intentando una causa in cui accusava l’istituzione di avere rovinato la sua reputazione. Causa che perse. Ora Harvard ha chiuso le sue indagini e chiede di ritirare 31 pubblicazioni di ricerca.

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