“Salviamo il Piano Periferie”: parte la raccolta firme di Effetto Parma per i 18 milioni “scippati” ai parmigiani

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Presentata oggi pomeriggio 11 ottobre presso la sala stampa del Comune la raccolta firme promossa dal gruppo consiliare di maggioranza, Effetto Parma. Azione volta a chiedere l’immediato sblocco dei fondi stanziati dal governo precedente denominato ‘Piano Periferie’ che prevedeva 18 milioni di euro destinati a Parma da investire in sei progetti di riqualificazione delle zone periferiche della città: il complesso dell’Ospedale Vecchio in Oltretorrente, il Centro Sportivo ex Cral Bormioli nel quartiere San Leonardo, il Workout Pasubio, la riqualificazione di piazzale Pablo, la biblioteca Montanara e la Casa nel Parco del Cinghio nel quartiere Montanara in vista anche di Parma Capitale della Cultura 2020.

“Un bando del 2016 vinto da Parma e altre città (120 in tutto) che oltre ad avere una valenza strategica per il piano di riqualificazione urbana, favorisce la nascita di centri culturali e sportivi in zone particolari della città che hanno bisogno di luoghi di aggregazione e di relazione fra i cittadini- spiega Cristian Salzano, capogruppo di Effetto Parma- Abbiamo rispettato tutte le tappe istituzionali e ora vogliamo far sentire la voce dei cittadini di Parma, i veri scippati dal governo“.

Da sabato saranno presenti per tutto il mese di ottobre cinque banchetti in tutta la città per raccogliere le firme dei parmigiani da portare al premier Conte: verrà inviata una lettera scritta dai residenti e associazioni che invitano il Premier a non fermarsi al puro calcolo ragionieristico, “ma a riflettere sull’importanza sociale dei sei interventi e chiedere l’immediato sblocco dei finanziamenti”.

“Oltre il degrado” – attacca Elisabetta Quaranta, consigliera di maggioranza – “Questa la mission del progetto e questo il grosso danno anche sociale fatto alla città. Il governo non può imbrogliare le carte e dire che al posto dei 18 milioni previsti potremo utilizzare l’avanzo di amministrazione: questi sono soldi che comunque il Comune avrebbe speso sul territorio e che dovremmo invece togliere da progetti già finanziati. La verità è che ci stanno scippando la possibilità di migliorare la qualità di vita di tanti parmigiani”.

“Parma non ha periferie isolate e creare dei poli di aggregazione sociale che diventano anche presidi di sicurezza è una visione di città vincente che ha già dimostrato di funzionare anche a Parma. – aggiunge Ferdinando De Maria di Effetto Parma – Una grande operazione culturale che rimane sospesa per colpa di decisioni arbitrarie non supportate da validi motivi se non dall’esigenza di questo governo gialloverde di fare cassa per tentare di rispettare le loro promesse elettorali sottraendo soldi ai comuni”.

Il fondo del piano periferie è stato recentemente bloccato dall’attuale governo in riferimento ad una una sentenza della Corte Costituzionale provocata da un ricorso del Veneto per la mancata intesa con le regioni nelle materie di competenza “concorrente” con lo Stato. Sentenza che riguarderebbe eventualmente la prima tranche di finanziamenti su cui il blocco non avrà invece conseguenze e che sarebbe facilmente risolvibile con un dialogo con le regioni stesse. Questa la posizione del movimento di Federico Pizzarotti e di Anci, che si muoverà, nel caso le promesse del governo non verranno rispettate, coordinando a livello nazionale i sindaci per presentare ricorso.

DOVE E QUANDO: La raccolta firme avverrà a partire da sabato 13 ottobre nei banchetti presenti dalle ore 9,30 alle ore 13 in Via Mazzini, Piazzale dell’Annunziata, Via Venezia (Conad), Via Montanara, Piazzale Pablo e Workhout Pasubio. Gli appuntamenti delle prossime tre settimane saranno comunicati successivamente.

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