Blocco diesel euro 4 revocato: l’Emilia-Romagna fa passo indietro

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Oggi, 8 ottobre, riunione fiume a Bologna, durata 7 ore, tra il Presidente della Regione Stefano Bonaccini e i sindaci emiliani-romagnoli con popolazione superiore ai 30 mila abitanti, tra cui Parma. Dall’incontro è comunque uscito un risultato: un passo indietro e ritiro del il blocco per i motori diesel euro 4.

In compenso aumentano le misure emergenziali: viene portato da quattro a tre giorni il limite degli sforamenti in seguito ai quali far scattare le misure di blocco del traffico di emergenza (compresi gli euro 4). Saranno inoltre aumentate le domeniche ecologiche. La Regione si impegna poi a mettere sul piatto cinque milioni di euro dal 2019 per incentivi ai privati per cambiare l’auto, oltre all’eco bonus già previsto per i mezzi commerciali, con la richiesta al Governo di stanziarne altrettanti per raddoppiare la cifra.

“Abbiamo tolto l’imposizione sui diesel euro 4, ma stringeremo le misure emergenziali. – ha commentato il presidente della regione Stefano Bonaccini – Abbiamo fatto una lunghissima riflessione con i comuni. Le misure per il bacino padano che abbiano validità devono essere prese tutte insieme”.

Soddisfazione viene espressa da Lega a Parma che ha organizzato banchetti raccolte firme contro l’ordinanza. Emiliano Occhi, consiliere Lega, commenta: “La marcia indietro della Regione sul blocco degli Euro 4, ancor prima di una vittoria della Lega che si è mobilitata a livello comunale, regionale e ministeriale per dare voce ai cittadini, è una vittoria del buonsenso contro l’irragionevolezza di una certa politica.

Ma è anche una sconfitta della Regione e del PD che si sono dimostrati ancora una volta distanti dalla vita vera delle persone, per poi fare marcia indietro per paura di perdere il consenso in vista delle elezioni del prossimo anno.
La mobilitazione della Lega ha palesato questi intenti è quindi festeggiamo la  vittoria nostra e dei cittadini. La Regione Emilia-Romagna ha dimostrato scarsa capacità di analisi, di programmazione e di coerenza.

Ha costretto migliaia di famiglie e lavoratori che avevano preso sul serio il suo provvedimento a spendere migliaia di euro non previsti per cambiare l’auto.
Oggi che sappiamo che non era un provvedimento “serio”, cosa faranno Regione e Comune con chi ha cambiato l’auto? Potrebbero iniziare a chiedere scusa e a concedere gli incentivi promessi almeno per rientrare di parte di quanto già speso.

E a chi in Giunta e in Consiglio comunale ha fatto fuoco e fiamme per difendere questo provvedimento irragionevole, accusando chi vi si opponeva di qualsiasi nefandezza e populismo, chiediamo di avere più rispetto per i parmigiani, magari smettendo di impartire lezioncine di moralità a cittadini e opposizione, per poi cambiare i cartelli dopo 1 settimana proprio in coincidenza con la modifica del provvedimento regionale”.

3 Commenti

  1. Gambarini (FI): “La revoca del blocco dei diesel Euro4 è una vittoria del cittadini”

    “Accogliamo con piacere il dietrofront della Regione sul blocco dei motori diesel Euro 4. Si trattava di un provvedimento iniquo che avrebbe messo in difficoltà tantissime persone. Si tratta di una vittoria dei cittadini, che hanno fatto sentire la loro voce, e anche (ma di gran lunga meno importante) di tutti coloro che si sono spesi per dare più forza a tutti i parmigiani e gli emiliani penalizzati dall’ingiusta decisione della Regione, subito sposata dal più grande fan di Bonaccini e del Pd, cioè il sindaco di Parma Pizzarotti. Mi auguro che ora Regione e Comune si dedichino a politiche ambientali serie investendo sul trasporto pubblico per migliorare e incentivarne l’utilizzo”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, commissario provinciale di Forza Italia, dopo la revoca del blocco dei diesel euro 4 decisa dalla Regione Emilia Romagna.

  2. Forza Civica Parma : Revoca blocco Euro 4 diesel, una vittoria del buon senso e di tutti i cittadini.

    Il provvedimento, a nostro avviso “estremista” già in partenza, ha fatto aprire gli occhi a una Regione e a molti sindaci “miopi” che si sono resi conto dell’enorme consenso che sarebbe venuto loro a mancare alle urne, non si può che pensare questo in merito a un dietrofront così repentino.
    Tuttavia a noi le beghe dei politici di professione non interessano e non possiamo che essere felici di questo ripensamento perché questo blocco avrebbe solo messo in difficoltà moltissime persone escludendo di fatto dalla circolazione la maggioranza dei mezzi di trasporto e causando gravissimi danni oltre che ai cittadini, anche all’economia.

  3. Confartigianato Parma : “È prevalso il buon senso, siamo grati a Bonaccini per aver cambiato posizione”

    “Apprendiamo con piacere che è prevalso il buon senso – dichiara Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Parma che già nelle scorse settimane si era fatto portavoce della protesta dei propri associati -. È una notizia questa che fa piacere alle migliaia di imprese e di cittadini possessori di diesel euro 4.

    Siamo grati al presidente Stefano Bonaccini per aver cambiato la propria posizione iniziale in merito al piano antismog per il periodo 1° ottobre 2018-31 marzo 2019. Una decisione saggia che, se sostenuta dall’impegno dichiarato di erogare i contributi per la sostituzione dei veicoli diesel euro 4 e versioni precedenti, produrrà certamente l’effetto atteso.

    Ci piace pensare che anche Confartigianato Parma, con la protesta civile delle settimane scorse, abbia contributo a questo ripensamento.

    Lo scatto in avanti dell’Emilia Romagna rispetto alle altre regioni del bacino padano ci è subito sembrato incomprensibile, anche perché non è possibile pensare di risolvere da soli il problema dell’inquinamento dell’aria che non rispetta né il confine geografico né quello politico.

    Come abbiamo avuto modo di dire più volte, l’estensione del divieto ai diesel euro 4 deve essere programmata e preparata con una tempistica predeterminata e ragionevole.

    I tempi corretti sono quelli previsti dall’Accordo di Bacino Padano sottoscritto da Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna lo scorso anno: per questo non comprendevamo l’accelerazione, peraltro solitaria, della nostra Regione.

    Ora – conclude Cassinelli – attendiamo che anche il Comune di Parma modifichi l’ordinanza del 28 settembre 2018 e ripristini i cartelli togliendo il riferimento ai veicoli diesel euro 4”.

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