A Parma il meeting dei 40 Comuni e Comunità con inceneritore: “Comuni e Comunità contro gli inceneritori si incontrano. L’Economia Circolare parte dai territori”

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Si è tenuto questa mattina il convegno “Comuni e Comunità contro gli inceneritori si incontrano. L’Economia Circolare parte dai territori”, patrocinato dal Comune di Parma e ospitato a Palazzo del Governatore per tutta la giornata. Ospite anche il sindaco Federico Pizzarotti.

“L’obiettivo di questi appuntamenti – ha sottolineato il Sindaco – deve essere anche quello di far interessare le persone a tematiche come questa, che coinvolge da vicino la vita quotidiana di tutti. Dobbiamo ragionare di leggi nazionali e non solo regionali: la problematica è globale e deve essere affrontata con un’ottica prospettica e in modo concreto”.

Al meeting nazionale per il lancio della campagna #SbloccaItaliaGameOver partecipano i rappresentanti dei Comuni che ospitano inceneritori in esercizio, delle Associazioni nazionali e dei Comitati che sostengono il ricorso presentato al TAR Lazio contro il decreto attuativo dell’art. 35 dello Sblocca Italia, che ha conferito un ruolo preponderante agli inceneritori, definiti “impianti strategici di preminente interesse nazionale”.

Gli obiettivi del meeting nazionale, che prevede la presenza inoltre di esperti del settore, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni, sono quindi sia la condivisione del contrasto all’incenerimento ed il supporto al percorso giudiziario per l’annullamento del DPCM 10/8/2016 e dell’art. 35 dell’ex decreto SbloccaItalia, che la condivisione delle migliori esperienze in materia di riduzione di rifiuti, sistemi di raccolta domiciliare con tariffazione puntuale, progetti per strutture dedicate alla riparazione e riutilizzo dei beni, autosufficienza impiantistica, autoproduzione del compost su piccola scala e trattamento in impianti aerobici piccoli e medi.

Tutte le info: www.leggerifiutizero.org

In contemporanea, davanti al palazzo del Governatore, gli attivisti 5 Stelle di Parma, in occasione dell’incontro patrocinato dal Comune di Parma, hanno fatto sentire la loro voce trasmettendo in diretta la dichiarazione dell’Europarlamentare Pier Nicola Pedicini sulla sua pagina fb https://www.facebook.com/piernicolapedicini.m5sbasilicata/.

“No all’Ar. 35 dello SbloccaItalia.- dichiara Piernicola Pedicini, Europarlamentare del Movimento 5 Stelle – Concorde il Ministro dell’Ambiente Costa al termine del Consiglio dei Ministri circa la necessità di modificare l’art. 35 dello Slocca Italia, ma cosa dice esattamente questa norma sugli inceneritori e perché Costa vuole cambiarla? Pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 233 del 5 ottobre 2016, il decreto legge prevede tra l’altro che “il Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, con proprio decreto, individua a livello nazionale la capacita’ complessiva di trattamento di rifiuti urbani e assimilati degli impianti di incenerimento in esercizio o autorizzati a livello nazionale, con l’indicazione espressa della capacita’ di ciascun impianto, e gli impianti di incenerimento con recupero energetico di rifiuti urbani e assimilati da realizzare per coprire il fabbisogno residuo, determinato con finalita’ di progressivo riequilibrio socio-economico fra le aree del territorio nazionale e nel rispetto degli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclaggio, tenendo conto della pianificazione regionale”. Cosa ha indotto il Ministro dell’Ambiente a decidere di cambiare la norma? Come al solito l’ennesimo conflitto tra leggi dello Stato e leggi regionali: nel caso specifico la legge della Regione Marche n. 22 del giugno 2018 che vieta la combustione dei rifiuti e del CCS sul territorio marchigiano (ad eccezione del biometano), bloccando di conseguenza la realizzazione del nuovo termovalorizzatore voluto dal precedente governo, legge regionale che è stata impugnata dal Ministro: ” La legge n. 22 della Regione Marche presenta evidenti profili di incostituzionalità- ha dichiarato il Ministro – e bloccarla non significa essere a favore dell’incenerimento: proprio perché la competenza è statale, ho dato disposizione agli uffici legislativi affinché sia modificato l’art.35 dello SbloccaItalia contro cui tantissimi cittadini e comitati si sono sempre battuti. È arrivato il momento di non puntare più sull’incenerimento ma sulla differenziata di qualità e sull’economia circolare”.

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