Zamparini, la vittoria di Pirro della Procura Federale in secondo grado per le esternazioni dopo Parma-Palermo. E il Riesame ne dispone i domiciliari

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GABRIELE-MAJO-Foto-Franco-Sacc-Archimmagine-007.jpg(di Gabriele Majo, direttore responsabile di www.stadiotardini.it) – Di acqua sotto i ponti ne è passata dalla turbolenta estate che aveva impedito il climax massimo dopo la terza promozione consecutiva, quella del Come Noi Nessuno Mai: il deflagrare del WhatsApp Gate con gli annessi timori di retrocessione e/o gravi penalizzazioni per il Parma aveva strozzato la gioia in gola ai tifosi Crociati, facendoli sprofondare, per l’ennesima volta in quel clima di tensione e preoccupazione che ciclicamente si ripresenta e non sempre per fondate ragioni. Il tutto con il cacofonico accompagnamento del rumore di fondo delle esternazioni di Maurizio Zamparini – che diversi tra i nostri lettori additavano quale maestro di lessico da seguire, in luogo della più opportuna strategia del silenzio e dell’agire, marchio di fabbrica della rinata Società ducale – e i timori di congiure di Palazzo per favorire la squadra siciliana ai danni del Parma. Poco prima del principio del Massimo Campionato, come ben sappiamo, la CFA rimise le cose apposto, evitando inique penalizzazioni al Parma, rischedulando il capo d’accusa della Procura Federale, avallato in primo grado dal TFN (illecito sportivo di Emanuele Calaiò con responsabilità oggettiva del Parma) in semplice “Slealtà Sportiva”, con multa poi oblata e stop fino alla fine dell’anno dell’Arciere (che peraltro in questi giorni avrebbe pure fatto comodo…) il quale ha rinunciato all’ultimo grado di giudizio, accettando, per quieto vivere quel responso decisamente più leggero e meno infamante rispetto al primo. Tra i mille rivoli della diatriba sulla linea Parma-Palermo anche le frequenti reiterate sparate dello “Zampa” (ovviamente “pro domo sua”) sfociatmediagol zamparinie, infine, in un esposto che la Società Crociata aveva presentato, senza preventivi annunzi ed inutili clamori sempre per il principio del fare e non del dire (a sproposito), alla Procura Federale che lo aveva mandato avanti deferendo ed arrivando sino al giudizio di Primo Grado con bacchettata a seguire del TFN agli investigatori rei di avere presentato il ricorso troppo appiattito (sic!) sulle tesi del Parma (presentatore dell’esposto) e perché le frasi incriminate di Zamparini essendo state riportate solo da MediaGol (in realtà anche da altri, tra cui un giornale stampato siciliano, la cui riproduzione, stranamente, pur essendo stata allegata dai presentatori non è stata passata dai passacarte…) avevano una rilevanza locale, curioso principio per cui, di fatto, uno se parla ai suoi tifosi può ingiuriare arbitri ed avversari restando impunito. Al di là della considerazione che MediaGol, essendo un sito collegato alla galassia GazzaNet ha una diffusione ben più che locale, ma anche ne fosse svincolato tutti quanti sappiamo che lasportparma rete non ha confini… Dalle cronache di oggi, riportate prima dai media siciliani e poi rilanciate anche alle nostre latitudini, apprendiamo che la Procura Federale non si era arresa dinnanzi a quel rigetto e, subita la reprimenda del TFN, aveva presentato ricorso alla CFA che in questi giorni le ha dato ragione. Ma se bene andiamo a vedere quella della Procura (non tanto del Parma, come han scritto i media locali, giacché la bega legale, una volta presentato l’esposto, era a totale carico degli organi della Giustizia Sportiva, e mai il club è stato parte in causa in questi procedimenti) è stata la classica vittoria di Pirro, se si considerano il tenore e i toni di quanto detto in quella occasione dal patron del Palermo (nei confronti del Parma e dell’arbitro) e in altre successive occasioni: egli, infatti, è stato condannato a una ammenda di ben 2.500 euro (poco più di un divieto zamparini by la duchessadi sosta con rimozione del mezzo…) e a una semplice ammonizione, ma, ancora una volta, sono più inquietanti le motivazioni del provvedimento, giacché secondo la Corte, Zamparini è andato “appena oltre la soglia di un’ammissibile critica”? Appena oltre la soglia di un ammissibile critica? Nel caso in questione, e nei tanti correlati, mi pare un tantinello risibile… Anche perché poi certe etichette ti si appiccicano addosso indelebilmente creandoti dei danni incalcolabili; ad esempio i  presunti favori nella gara col Pordenone, ricordati dallo stesso Zamparini proprio in questa circostanza. C’è gente che finisce per credere a questecome loro nessuno mai leggende metropolitane allargando a propria volta il raggio d’azione della diffamazione: dall’altra parte dell’Enza, invece di capire almeno tardivamente i danni dell’ultima gestione che ha fatto finire miseramente, proprio nell’anno del Centenario una società comunque gloriosa come la Reggiana, si dilettano a dare le stampe, non paghi dei moderni social, vera latrina del pensiero umano, un pamphlet dal titolo: “Come Loro Nessuno Mai”, e l’esplicito sottotitolo: “Storia di una squadra di calcio a cui le regole si possono applicare con disinvoltura”, di cui non ho ancora avuto il piacere (si fa per dire) di leggere i contenuti, ma mi basta per trarre un giudizio il biglietto da visita poc’anzi citato. L’autore? E’ tale Francesco Fantuzzi, già assurto agli onori della Rete per le profonde valutazioni sul caso Parma-Ancona (finito in una bolla di sapone per la gioia di Nello Mazzone e degli estimatori della sua professionalità) e per poco frequentate colorite manifestazioni di protesta. Forse sarebbe stato meglio se questi sforzi investigativi li avesse riservati alle cose di casa loro vista la fine miserrima dopo la grandeur americana della Reggiana. Gabriele Majo, direttore responsabile di www.stadiotardini.it (Quadro di Zamparini by La Duchessa di Parma)

zamparini ansaAGGIORNAMENTO DELLE ORE 17.30: DOMICILIARI PER ZAMPARINI

La notizia era nell’aria da alcuni giorni, ma alle 17.28 l’Agenzia ANSA ha battuto la notizia che il Tribunale del Riesame ha disposto gli arresti domiciliari per Maurizio Zamparini.

Ecco il testo del lancio:

Il Tribunale del Riesame di Palermo, accogliendo il ricorso della Procura, ha disposto gli arresti domiciliari, negati in prima istanza dal Gip, per l’ex patron del Palermo Maurizio Zamparini accusato tra l’altro di riciclaggio e autoriciclaggio.
L’inchiesta è coordinata dai pm Dario Scaletta e Francesca Dessì, dall’aggiunto Salvo De Luca e dal procuratore Francesco Lo Voi. Il provvedimento non è esecutivo fino alla pronuncia della Cassazione.

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