Comitato Parma 2020- Approvato il testo in Consiglio. Salzano (EP) e Roberti: “Ottimo lavoro condiviso”

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Approvate ieri in consiglio comunale le linee di indirizzo per la costituzione del Comitato Parma 2020, che guiderà la città verso l’importante appuntamento di Capitale della Cultura. Accolti gli emendamenti della minoranza che sottolineano la centralità dell’amministrazione pubblica nella governance dell’evento. Il testo infatti era stato fortemente criticato dai consiglieri di opposizione nella prima commissione cultura che ritenevano come fosse troppo “invadente” la presenza del privato nelle decisioni di indirizzo. La delibera, bloccata e fatta ridiscutere in commissione su richiesta di Effetto Parma, è stata approvata con i voti favorevoli della maggioranza, del Pd, Parma Protaginista, Parma Unita e la consigliera del gruppo misto Roberta Roberti. Si sono astenuti i leghisti Emiliano Occhi e Luca Ciobani, ha votato negativamente l’ultimo consigliere Lega entrato in consiglio, Paolo Azzali.

Il Comitato quindi potrebbe coinvolgere “tutte le forze e quelle sensibilità che in alcune occasioni hanno saputo amalgamarsi per il raggiungimento di importanti obiettivi per la nostra città e il suo territorio” ma in un primo momento sarà composto dal Comune di Parma e dall’Associazione “Parma io ci sto!” e Unione Parmense Industriali.

Come si legge nella delibera “il Comitato non ha finalità di lucro e perseguirà esclusivamente lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale della città, facendo della nomina a Capitale Italiana della Cultura un’opportunità per lo sviluppo delle industrie creative e per il miglioramento dell’immagine di Parma nel contesto nazionale e internazionale […] I soci fondatori aderiscono in via costitutiva al Comitato con la quota associativa di Euro 10.000 […] Il Comitato avrà durata limitata fino alla conclusione di tutte le operazioni contabili legate alla manifestazione Parma 2020 e non oltre il 31/12/2021”. Un capitolo è dedicato alla governace che, con le motifiche portate dalla maggioranza, resta inequivocabilmente nelle mani dell’ente pubblico.

“Parma 2020 e’ un successo della citta’, della capacita’ di fare squadra tra pubblico e privati come sottolineato dalla motivazione del Ministro Franceschini. – commenta il capogruppo di Effetto Parma Cristian Salzano – Riscontrate alcune perplessita’ sul primo testo, abbiamo lavorato in questi giorni per presentare una delibera che contenesse alcune osservazioni atte ad evidenziare maggiormente la “governance comunale” del Comitato.
Ho voluto aprire quindi un tavolo di discussione con le opposizioni al fine di ottenere un voto unanime che fosse ulteriore spinta positiva a Parma2020, un punto di partenza e non un traguardo. Spiace constatare le due astensioni della Lega e addirittura il voto contrario del neoconsigliere Azzali: sinceramente incomprensibile e non giustificabile.
Un conto sono gli ordini di partito, un conto lavorare per Parma!”

“Ottimo risultato del lavoro svolto in Commissione Cultura e in Capigruppo con l’Assessore Guerra, – commenta la consigliera del gruppo misto, Roberta Roberti – il testo della Delibera sul Comitato Parma 2020 è cambiato in modo significativo rispetto alla prima stesura e molte delle richieste di modifica avanzate da me e da altri consiglieri di minoranza sono state accolte nel corso di un dibattito intenso, proseguito per due settimane, che ha davvero garantito la partecipazione di tutti. Il risultato che abbiamo raggiunto è frutto di una mediazione fortemente cercata su un tema tanto importante per Parma da tutti i gruppi consigliari, purtroppo con una sola eccezione, la Lega, che pur essendo stata rappresentata in tutte le riunioni, ha ritenuto di non partecipare al dibattito e di non votare il provvedimento. Me ne dispiaccio, perché è invece accaduto in precedenza che su argomenti di questo genere si sia potuta raggiungere l’unanimità.

Anche sul testo dello Statuto del Comitato Parma 2020 sono stati accolti 3 emendamenti molto importanti ai fini di delineare con precisione struttura, funzioni e obiettivi del comitato stesso e di sottolineare come la governance degli eventi che entreranno nel calendario di Parma Capitale Italiana della Cultura resterà saldamente in mano al Comune.

Nei prossimi giorni saranno disponibili le stesure definitive dei due documenti (Delibera e Statuto). Come ho detto in Consiglio, di fronte a delibere di questo genere so di poter scegliere fra due atteggiamenti:  rifiutarmi a priori di discuterle per presa di posizione ideologica (in relazione alla natura privatistica del Comitato) oppure cercare di essere pragmatica e di incidere sui contenuti per garantire che nella partnership col privato l’Ente pubblico mantenga sempre un ruolo di indirizzo, garanzia, coordinamento e controllo. Ho scelto la seconda opzione e ciò mi ha permesso di contribuire a raggiungere questo risultato, che tra l’altro è perfettamente in linea con le Dieci proposte di Politica Culturale del Comune, sulle quali ho a lungo lavorato e che sono state approvate alcuni mesi fa”.

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