Iren investe su Parma: nuovo impianto di selezione e raccolta per 16 milioni nel piano industriale 2018-2023

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Investimenti nel settore delle reti Iren a Parma: previsti 114 milioni di euro nelle reti gas, 37 milioni sulle reti elettriche e 112 milioni nel ciclo idrico, dove gli investimenti più significativi riguardano: impianto di depurazione di Monticelli Terme; riduzione delle perdite sulle reti.

La costruzione di un impianto di selezione materiali da raccolta differenziata (carta/plastica/ingombranti) da 155mila tonnellate annue la cui entrata in esercizio è prevista nel 2021 per un investimento complessivo di 16 milioni di euro.  L’obiettivo di raccolta differenziata dell’82% al 2023.  E ancora la sostituzione massiva dei misuratori di gas meccanici con misuratori elettronici, dei misuratori energia elettrica di prima generazione con misuratori elettronici di seconda generazione e di quelli del servizio idrico integrato.

Avvio del progetto di e-mobility attraverso la sostituzione progressiva di veicoli aziendali del Gruppo con mezzi elettrici e la realizzazione di ulteriori iniziative in fase di studio quali colonnine pubbliche per la ricarica; lo sviluppo del teleriscaldamento, con investimenti per 6 milioni di euro; la conferma del sostegno alla cultura, ai progetti di alternanza scuola lavoro attraverso la definizione di accordi con gli uffici scolastici regionali, ai progetti di ricerca e alle collaborazioni con le università anche per la individuazione degli studenti più meritevoli.

Questi, in sintesi, le ricadute su Parma del piano industriale 2018 – 2023 presentato da Iren. Prevista una crescia della marginalità con Ebitda atteso ad oltre 1 miliardo, investimenti per 3 miliardi ed una crescita sostenuta da innovazione, digitalizzazione e sviluppo delle competenze, mantenendo costante lo stesso livello di indebitamento. Miglioramento dei dividendi distribuiti con un incremento del valore della cedola 2018 (+20%) e successivamente una crescita annua del +10%.

Paolo Peveraro
, presidente del Gruppo, ha dichiarato: “È questo un Piano con un forte riconoscimento agli azionisti e un importante piano investimenti di 3 miliardi di euro, con un incremento del 20% rispetto al precedente, a beneficio dei nostri territori e dei nostri clienti. Questi investimenti serviranno per ammodernare e gestire in modo ancora più efficace e razionale i nostri servizi e per offrirne di nuovi nei settori della mobilità elettrica e dell’efficientamento energetico. Siamo convinti più che mai che lo sviluppo del Paese e la qualità della vita dei cittadini passino anche dalla tutela dell’ambiente e dal rispetto per il territorio ed è per questo che oltre metà degli investimenti previsti saranno destinati a progetti di sostenibilità, vera leva strategica del nostro piano Industriale. Per quel che riguarda le ulteriori operazioni di aggregazione/acquisizione (non incluse nel Piano) confermiamo la nostra intenzione di cogliere ulteriori opportunità coerenti con i nostri indirizzi strategici e volte a creare valore per i nostri stakeholder: alcune operazioni verranno concretizzate già nei prossimi mesi, altre richiedono tempi più lunghi, in linea comunque con il nostro programma di sviluppo”.
 
L’amministratore delegato Massimiliano Bianco: “Negli ultimi quattro anni il Gruppo, tramite la piena integrazione e la razionalizzazione dei processi, ha conseguito importanti sinergie ed effettuato ingenti investimenti in settori strategici, ponendo le basi per un rilevante percorso di crescita dimensionale. Con il Piano al 2023 il Gruppo conferma l’impianto multiservizio e si prepara a cogliere ulteriori opportunità di sviluppo investendo sulle persone, acquisendo nuove competenze ed accelerando sulla digitalizzazione. Grazie alla crescita realizzata, Iren è in grado di incrementare il dividendo 2018 del 20% rispetto allo scorso anno e confermare per gli anni successivi l’impegno ad aumentarlo del 10% all’anno a partire dal dividendo 2018 pari a 8,4 €c/azione. Inoltre, con questo Piano il Gruppo si dota strutturalmente di un portafoglio ampio di opzioni di crescita organica sostenuta da capex addizionali, non incluse nel Business Plan, per oltre 1 miliardo di euro. Tale portafoglio opzionale, modulabile nel tempo in maniera flessibile e trasversale a tutti i nostri business, costituisce un solido sostegno ad una crescita duratura del Gruppo anche oltre l’orizzonte del Piano”.

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